Ieri, 17 dicembre, Papa Francesco ha compiuto 87 anni. Per l’occasione è stata organizzata, dalla Fondazione Santa Marta, una festa in suo onore. Il pontefice è stato omaggiato di una torta, che è stata preparata da un docente e pasticciere. Lo riporta Il Corriere della Sera.
Si tratta di un dolce semplice: pan di Spagna con crema chantilly al limone con sopra una decorazione che rappresenta il Santo Padre contornato da bambini con la scritta “la gratitudine è la memoria del cuore”, e una candela rigorosamente bianca. È stato proprio il pasticciere vesuviano, 47 anni, a consegnargliela nella Sala Nervi insieme a un gruppetto di bambini.
“È stata una emozione che non dimenticherò mai più, quando sono arrivato spingendo il carrello su cui era adagiata la torta, Francesco mi ha sorriso. Il suo è un sorriso straordinario ma vederlo da vicino ti infonde una grande sensazione di pace, sono ancora commosso”, ha raccontato.
Chi lo ha proposto come pasticciere per preparare la torta del Papa?
“Io sono un docente di eno-gastronomia presso l’Istituto Augusto Graziani di Torre Annunziata ma nasco cuoco e pasticciere. Passione che in parallelo alla docenza continuo a coltivare ma solo nel mondo del volontariato. Collaboro con la Caritas e soprattutto con l’Istituto Bartolo Longo di Pompei. Qualcuno ha fatto il mio nome agli operatori della Fondazione Santa Marta che ha organizzato la festa”, ha spiegato.
Il docente ha saputo di avere l’incarico di preparare la torta a settembre: “Sono stati mesi in cui non ho dormito. Poi quando mi sono messo al lavoro la mia professionalità ha preso il sopravvento ed ho lavorato serenamente ma quando mi sono messo in cammino verso Roma e poi quando sono arrivato al cospetto di Francesco ero tra il confuso e il commosso. Troppo bello”.
Il discorso del Papa su intelligenza artificiale e pace
Nei giorni scorsi abbiamo commentato il messaggio di Papa Francesco per la 57esima giornata mondiale della pace che si celebra ogni 1 gennaio sottolineando il ruolo essenziale che l’educazione è chiamata a svolgere rispetto all’intelligenza artificiale e alla pace.
Ecco le parole del Papa in merito all’argomento: “L’educazione all’uso di forme di intelligenza artificiale dovrebbe mirare soprattutto a promuovere il pensiero critico. È necessario che gli utenti di ogni età, ma soprattutto i giovani, sviluppino una capacità di discernimento nell’uso di dati e contenuti raccolti sul web o prodotti da sistemi di intelligenza artificiale. Le scuole, le università e le società scientifiche sono chiamate ad aiutare gli studenti e i professionisti a fare propri gli aspetti sociali ed etici dello sviluppo e dell’utilizzo della tecnologia”.