Categorie: Formazione iniziale

Comunicato dei docenti abilitati con Tfa in risposta al D.M. di modifica del Regolamento sulla formazione degli insegnanti

L’annuncio della prossima emanazione del nuovo decreto ministeriale che modificherà il Regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti, non può che rappresentare una delusione per i docenti abilitati con il primo ciclo di Tfa. Dal comunicato del Miur, infatti, emerge un provvedimento tardivo e pressoché ininfluente per il miglioramento delle condizioni lavorative e professionali dei neo-abilitati, nei confronti dei quali si continua a negare il diritto al reclutamento e si prospetta una soluzione normativa che ha il sapore di una beffa. Il Coordinamento nazionale dei docenti abilitati con Tfa, perciò, esprime il suo profondo rammarico e il suo giudizio di condanna verso tale decreto, per le seguenti motivazioni:
 
a) la valorizzazione del titolo di abilitazione nella terza fascia delle graduatorie di istituto nelle more dell’aggiornamento triennale, mediante l’attribuzione di una priorità nell’assegnazione delle supplenze, è una soluzione che avrebbe dovuto consentire agli abilitati Tfa di ricevere gli incarichi a partire da settembre. Il ritardo ingiustificabile con cui viene varato il provvedimento non può in alcun modo compensare le opportunità lavorative perdute dai tieffini, che hanno subito la mortificazione di vedersi scavalcati dai non abilitati nell’assegnazione degli incarichi di supplenza annuali e fino al termine delle attività didattiche relativi all’anno scolastico 2013/2014. Tale priorità, conferita tardivamente solo ora, difficilmente consentirà ai numerosi abilitati Tfa rimasti senza cattedra o senza supplenze brevi di poter totalizzare i 12 punti annuali, né tantomeno varrà per coloro i quali non sono iscritti nelle graduatorie di istituto. In fin dei conti, dunque, un simile provvedimento servirà ai futuri abilitati del secondo ciclo Tfa e del secondo e terzo scaglione dei PAS. Di fronte ad una simile presa in giro, caro Ministro, non possiamo che sentirci delle cavie, frutto di un esperimento ministeriale operato sulla carne viva di chi ha sacrificato più di un anno della propria vita al conseguimento di questo titolo. Chi risarcirà i tieffini dei punti di servizio che sarebbero spettati loro quest’anno? Chiediamo in modo risoluto, perciò, l’attribuzione d’ufficio ai docenti con Tfa del punteggio massimo di servizio per l’anno scolastico 2013/14 da varare nella prossima compilazione della tabella di valutazione dei titoli relativa alla seconda fascia delle graduatorie di istituto. Solamente un simile risarcimento potrebbe compensare l’ingiustizia subita durante il corrente anno scolastico, ingiustizia che non subiranno più i futuri abilitati grazie ad un decreto richiesto nelle quattro manifestazioni organizzate dai tieffini e nei numerosi colloqui avuti al Miur, ma ottenuto con un ritardo tale da risultare ininfluente;
b) le questioni nodali, relative al mancato riconoscimento del valore concorsuale del titolo Tfa, del suo diritto al reclutamento e della sua priorità rispetto al titolo Pas, restano tuttora inevase e non contemplate in alcun modo dal Ministero. Gli abilitati Tfa, dunque, saranno inseriti nelle seconde fasce delle graduatorie di istituto assieme ai prossimi abilitati del primo ciclo dei Pas, che dovrebbe concludersi in tempo per l’aggiornamento di luglio, senza che il Ministero abbia provveduto sinora a distinguere in alcun modo i due titoli e facendo in modo, così, che questi ultimi, godendo generalmente di un punteggio di servizio ben superiore ai primi, possano inesorabilmente superarli in graduatoria. Si assisterà, perciò, all’insolito fenomeno per cui un titolo di abilitazione conseguito tramite un percorso selettivo a numero chiuso, con tre prove di accesso, varrà meno di un titolo di abilitazione ope legis e di ciò il Ministero e la maggioranza parlamentare che sostiene il Governo saranno pienamente responsabili di fronte ai cittadini e ai fruitori del servizio scolastico. Aggiungiamo, poi, che una mera distinzione di punteggio tra i due titoli difficilmente potrà salvaguardare gli abilitati con Tfa e impedire che l’ultimo di questi possa essere scavalcato in graduatoria dal primo degli abilitati Pas. Per sventare una simile ingiustizia e per conferire agli abilitati Tfa il diritto al reclutamento sempre spettato agli abilitati dei nove cicli Ssis, il Coordinamento dei docenti abilitati con Tfa ha perciò elaborato una proposta di riforma del reclutamento, che, lasciando al Tar la decisione in merito alla riapertura delle GaE, preveda la costituzione di una nuova graduatoria provinciale valida ai fini del reclutamento e del conferimento degli incarichi di supplenza, dalla quale attingere in subordine alle GaE per il 50% delle assunzioni in ruolo previste dalla normativa che disciplina il doppio canale di reclutamento. In tale graduatoria provinciale andrebbero inseriti gli abilitati dall’a.a. 2011/2012 (esclusi dalle graduatorie ad esaurimento) fino al termine della disciplina transitoria contemplata dall’art. 15 del D.M. 249/2010, operando una distinzione meritocratica dei titoli sulla base della presenza e del superamento di prove concorsuali di accesso ai percorsi di abilitazione, ottenibile tramite la creazione di due fasce:
 
– una prima fascia per gli abilitati con percorsi di abilitazione a numero chiuso, per accedere ai quali gli aspiranti abbiano dovuto superare delle prove di selezione in ingresso, cui attribuire il valore di prova concorsuale (abilitati con Tfa e laureati in Scienze della Formazione Primaria);
– una seconda fascia per i percorsi di abilitazione basati sul requisito dell’anzianità di servizio e privi di prove di selezione in ingresso (Pas).
 
Per quanto concerne l’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, infine, il Coordinamento degli abilitati Tfa richiede una maggiorazione in termini di punteggio rispetto ai futuri abilitati Pas pari ad almeno 36 punti (come compensazione alle tre annualità di servizio loro riconosciute ai fini dell’accesso al percorso abilitante speciale) e, per coloro che non hanno avuto modo di conseguire il punteggio massimo di servizio durante l’anno scolastico 2013/2014, l’attribuzione di un punteggio bonus di 12 punti, da considerare come risarcimento alla mancata fruibilità del titolo ai fini dell’assegnazione degli incarichi di supplenza sui posti disponibili e vacanti prevista dalla nota ministeriale n. 839 del 10 aprile 2013;
c) dietro un provvedimento annunciato trionfalmente dal Ministro come dedicato al Tfa ordinario, e che bandisce il suo secondo ciclo, il Miur provvede surrettiziamente a infilare una norma per il riconoscimento dell’a.s. 2012/13 ai fini del computo dei requisiti utili per accedere ai Pas, ampliando così la già vasta platea di insegnanti che godrà della sanatoria.
 
Dovendo fare un bilancio di questo decreto ministeriale, dunque, i maggiori vantaggi spettano, come al solito a coloro che frequenteranno i Percorsi abilitanti speciali, poiché godranno nei prossimi anni scolastici di quella priorità in terza fascia sui non abilitati che è stata negata agli abilitati Tfa nell’a.s. 2013/14 e aggiungeranno l’a.s. 2012/13 al già ampio lasso di tempo entro cui far valere i tre anni di servizio utili (di cui anche uno solo sulla classe di concorso specifica di abilitazione).
Resta irrisolta, a questo punto, solo una questione: gli abilitati del primo ciclo Pas verranno o meno inseriti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto in occasione del prossimo aggiornamento? A giudicare dalla politica ministeriale seguita sinora, la domanda non può che risultare retorica e siamo certi che il Ministero farà di tutto affinché a partire dall’anno scolastico 2014/2015 gli abilitati del primo ciclo Pas esercitino nuovamente una priorità di fatto sugli abilitati Tfa nel conferimento delle supplenze o, in caso non dovessero conseguire il titolo in tempo per l’aggiornamento, venga previsto un loro inserimento con riserva.
Il Coordinamento dei docenti abilitati con Tfa ringrazia sentitamente, perciò, il ministro Carrozza, i funzionari del Miur e la maggioranza parlamentare tutta, per il trattamento riservato agli abilitati Tfa e comunica loro che non cesserà in alcun modo di mobilitarsi contro questo muro di gomma istituzionale, per sventare il suo disegno di equiparazione tra i due titoli di abilitazione ed affermare così il diritto al reclutamento di chi ha superato delle vere e proprie prove concorsuali.
 
Coordinamento dei docenti abilitati con Tfa
 
Prof. Edoardo Ricci
Prof.ssa Arianna Cipriani
La voce degli altri

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