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Comunicazioni alle famiglie, il Ministero “bacchetta” le scuole: genitori spesso non conoscono progetti e iniziative come il Piano Estate

Le scuole devono assicurare la più ampia diffusione all’interno della propria comunità, soprattutto nei confronti delle famiglie, di informazioni e notizie sul mondo dell’istruzione o su iniziative promosse dal Ministero dell’istruzione, al fine di assicurare la piena conoscenza di tutti gli strumenti e le opportunità volti ad arricchire e migliorare l’esperienza formativa degli studenti.

Lo ha recentemente ribadito il MIM con nota del 27 settembre scorso, riportando “alcune segnalazioni da parte di genitori che lamentano di non aver avuto adeguata conoscenza di progetti e iniziative a cui la propria istituzione scolastica pure aveva aderito, presumibilmente a causa di una non sempre corretta comunicazione scuola-famiglia”.

Il Ministero evidenzia, in particolare, come le scuole “non sempre diffondano alle famiglie comunicazioni loro indirizzate da parte dell’organo politico o delle strutture amministrative dell’Amministrazione centrale, rischiando in tal modo di compromettere l’efficace realizzazione delle attività”.

E fa l’esempio del Piano Estate, “i cui interventi, a fronte di un cospicuo impiego di risorse finanziarie e di un notevole sforzo amministrativo, pare, in alcuni casi, non siano stati adeguatamente comunicati alle famiglie”. Questo, a detta del Ministero, non ha consentito di fornire sempre una chiara informazione alle famiglie in ordine alle scelte di politica scolastica sottese e all’impegno economico garantito dal MIM, “anche a detrimento della trasparenza e corretta rappresentazione dei fatti”.  

Il Ministero sottolinea quindi che per assicurare il successo e la piena realizzazione delle attività progettuali, soprattutto quelle finanziate con i fondi del PNRR, è necessario che le scuole attivino efficaci azioni nei confronti degli studenti e delle famiglie che, essendone i diretti beneficiari, devono essere costantemente informati delle opportunità e delle iniziative loro riservate.

LA NOTA

Lara La Gatta

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