Categorie: Generico

Comunicazioni scuola-famiglia, quelle on line sono ancora limitate

L’interazione tra scuola e famiglie continua ad avvenire in prevalenza con modalità tradizionali. Come dire, il digitale può attendere. E non perché le scuole neghino l’importanza delle nuove tecnologie interattive. Il dato è emerso da un’indagine sul tema della comunicazione tra scuola e famiglie, realizzata coinvolgendo 420 dirigenti scolastici di istituti di ogni ordine e grado, presentata da Kion, società del Cineca specializzata in tecnologia per la didattica.
Quasi tutti i dirigenti (97%) affermano di essere al corrente della Legge 135/2012, che prevede, oltre all’“obbligo” (anche se sarebbe meglio chiamarlo invito) di introduzione del registro elettronico, anche l’invio delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico per l’anno 2013/14. I risultati rivelano la consapevolezza, da parte degli intervistati, dell’impatto positivo che la comunicazione digitale può rivestire nell’ambito del rapporto scuola-famiglia, contribuendo ad “avvicinare docenti e genitori” (secondo il 32%) o a “fare maggiore chiarezza” (34%). Tuttavia, accanto alla persistenza di modalità di comunicazione “prevalentemente cartacee” (31%), l’uso della tecnologia digitale appare ancora limitato nei mezzi utilizzati e nell’accesso alle potenzialità disponibili. Infatti, per il 69% degli intervistati che affermano di ricorrere alla “comunicazione digitale” (il 46% insieme alla carta, il 23% in “modo prevalente”), ciò si traduce soprattutto nell’utilizzo del sito web della scuola (48%) e della posta elettronica (40%), con percentuali minori per Sms (8%) e gestionali per la scuola (2%). In sostanza – spiegano i ricercatori – “è un approccio definito ‘digitale’ esclusivamente per la natura dei canali utilizzati, ma che resta ancorato a uno schema in cui la scuola è il soggetto ‘erogatore di comunicazioni’ a cui l’utente deve adeguarsi, senza una logica di reciprocità e di personalizzazione che le stesse scuole citano come richieste provenienti dalle famiglie”. I dirigenti intervistati, infatti, affermano di ricevere dalle famiglie richieste generali di “maggiore interazione” (32%) e di “maggiore puntualità” (30%) nella comunicazione da parte della scuola, e in modo specifico il desiderio di ricevere “comunicazioni digitali” su aspetti organizzativi (36%) o relativi alla carriera dello studente, come assenze, voti e rendimento (36%).
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Concorso PNRR 2024, la riserva del 30% dei posti è indipendente dalla modalità di accesso. Ecco con quali requisiti si entra in questa riserva.

Una domanda arrivata alla nostra redazione, ci impone di fare un chiarimento importante sul 30%…

23/12/2024

Giorgia Meloni in Lituania, il siparietto: “Cito spesso ‘Il Signore degli Anelli’ ma non è l’unico libro che ho letto, giuro”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni è andata in Lituania a visitare…

23/12/2024

Sicilia Express, 29 euro anziché 200 per tornare casa per Natale. Un precario: l’ho saputo grazie ad un influencer

Come abbiamo scritto, è partito il 21 dicembre scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova…

23/12/2024

Susanna Tamaro: “C’è da fare un bel lavoro nelle scuole. Bisogna tornare all’alfabetizzazione, scrivere a mano”

La scrittrice Susanna Tamaro è tornata a parlare della sua battaglia contro l'uso troppo pervasivo…

23/12/2024

Piattaforma concorsi e procedure selettive, si utilizza per presentare le domande per i concorsi scuola: come accedere e quali istanze sono aperte

In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…

23/12/2024

Roberto Colletti, docente nella scuola secondaria 21 anni: “Tanti mi scambiano per un allievo” – INTERVISTA

Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…

23/12/2024