Attualità

Con un contagio in classe si continua ad andare in quarantena per 10 giorni, un genitore protesta: circolare modificata solo sulla carta

Non avrebbe ancora avuto effetti la prevista adozione dei test rapidi diagnostici sugli alunni da attuare in caso di contagi nelle classi promessa dal commissario straordinario Francesco Figliuolo: una intera classe di una scuola primaria di Biassono, in provincia di Monza, è stata posta in quarantena con un solo positivo, con l’attivazione della Dad a tutti gli alunni, scattata a seguito delle 24 ore di validità della circolare ministeriale emessa il 29 novembre, poi modificata il giorno successivo.

Il papà di un’alunna: non sappiamo perchè…

A dirlo all’Ansa è stato il padre di una delle piccole studentesse della scuola primaria. “È stata attivata la quarantena obbligatoria per dieci giorni, e ad oggi non è stata ancora ritirata – ha spiegato il genitore – il 30 novembre è stata conclamata una positività nella classe di mia figlia e la preside ha attivato la Dad, Ats Brianza ha inviato un sms per attivare la quarantena, poi il giorno dopo la circolare è stata modificata, ma la quarantena non è cessata”.

La dirigente scolastica dell’istituto si è “attivata per chiedere ad Ats di far rientrare in classe gli alunni, ma la risposta è stata che, pur consapevoli delle variazioni messe in atto, non è possibile bloccarla e a oggi non sappiamo né il perché né quando i nostri figli rientreranno in classe”.

La circolare cambiata in poche ore

La decisione di mantenere la didattica in presenza qualora vi sia un solo caso Covid, è giunta dopo che nel volgere di poche ore si era passati dal ritorno alla DaD con un solo contagio all’inaspettato mantenimento della vigente normativa, introdotta ad inizio novembre, che a breve si ufficializzerà con una Circolare ad hoc prodotta dal ministero della Salute.

Il ravvedimento era stato voluto direttamente da palazzo Chigi, seguito di un consulto con Comitato tecnico scientifico e con il commissario all’emergenza Francesco Figliuolo, che ha garantito, anche con il supporto dei militari, supporto per un tracciamento più capillare (finora a dire il vero latitante) in tutte le scuole che dovessero avere necessità di verificare.

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Alessandro Giuliani

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