Con l’art. 53 del decreto semplificazione i capitali privati entreranno nella scuola

Per l’art. 53 del decreto legge n. 5 del 9/2/2012 (disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), il Governo dovrà elaborare un Piano nazionale di edilizia scolastica, al quale lavorerà il Cipe, che su proposta dei Ministeri competenti, dovrà garantire l’ammodernamento e la razionalizzazione del patrimonio immobiliare scolastico, favorendo il coinvolgimento di capitali pubblici e privati. 
Entro due anni dall’entrata in vigore del provvedimento saranno adottate le misure di gestione, conduzione e manutenzione degli immobili, per conseguire il contenimento dei consumi di energia da parte di enti proprietari di edifici adibiti a istituzioni scolastiche, università ed enti di ricerca vigilati dal ministero dell’istruzione. Per quanto detto stanno nascendo i primi accordi programmatici tra Miur ed enti locali, uno di questi è il Protocollo d’Intesa tra Miur e comune di Bologna, i cui obiettivi sono quelli di ammodernare e recuperare il patrimonio immobiliare scolastico esistente e costruire nuovi edifici dotati di architetture interne innovative, capaci di sostenere i processi di digitalizzazione delle scuole e della didattica. 
Questo protocollo d’Intesa che partirà in via sperimentale da Bologna oltre alla digitalizzazione della didattica, avrà tra i suoi obiettivi finali gli interventi per migliorare la prevenzione in caso di terremoto, la riduzione dei consumi e l’aumento dell’efficienza energetica degli istituti.
Gli interventi programmati dovranno essere in linea con quanto previsto dall’art. 53 del decreto semplificazione, e saranno realizzati con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati. 
A tal proposito il comune di Bologna promuoverà la costituzione di fondi immobiliari, e attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi e l’attivazione di contratti di partenariato pubblico-privato, inizierà questa nuova esperienza collaborativa, per rendere il sistema scolastico del suo territorio al passo con i tempi. Siamo al grado zero di un progetto pilota che dovrà essere analizzato step by step, verificato e implementato per poi estenderlo ad altre realtà territoriali, in collaborazione con la Conferenza Unificata.

Aldo Domenico Ficara

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