La Carta del docente da 500 euro l’anno continua a tenere banco: dopo lo stralcio in poche ore dell’emendamento alla manovra di fine 2021 che avrebbe trasformato i 370 milioni di euro annui che finanziano l’aggiornamento dei prof in fondi da assegnare solo al personale più meritevole, si è tornati a discutere dell’ingiusta esclusione dell’accesso alla Card dei supplenti annuali e di tutto il personale Ata. Ma anche delle incomprensibili preclusioni, tra i materiali acquistabili con la Carta stessa, come quelle di stampanti, cartucce dei colori, pen drive e spese per le connessioni Adsl: tutti materiali chiaramente utili per migliorare la didattica e per aggiornarsi, considerando anche che moltissimi corsi formativi, anche webinar, sono organizzati oggi in modalità on line.
L’esclusione all’accesso di questi prodotti diventa però ancora più intollerabile quando si scopre che, invece, gli stessi docenti di ruolo possono liberamente acquistare con i 500 euro annui della Card del docente una serie di materiali che non hanno nulla a che fare con la formazione: come dei calendari incentrati sulle posizioni più sexy e gli accoppiamenti degli animali.
A questo proposito, riceviamo e pubblichiamo un documento-denuncia di un nostro lettore, Andrea Atzeni:
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Molti ricorderanno le polemiche di vario genere che accompagnarono l’introduzione del Bonus del Docente. La prima volta tra l’altro lo si spese a proprio rischio e pericolo, solo a cose fatte infatti si poteva piatire il rimborso all’amministrazione con apposito modulo. Non mancarono di conseguenza le brutte sorprese, anche perché i criteri di ammissione o esclusione dei prodotti acquistati non sempre apparivano chiari. Ben presto tuttavia si passò al sistema attuale, con le autorizzazioni stabilite a monte. Oggi quanto è acquistabile con la Carta, on line o in negozio, lo si può appurare preventivamente, e si tratta ipso facto di spese scolasticamente giustificate e degne. Quando invece capita di leggere di professori denunciati per aver impiegato illecitamente i 500 euro , non si può che supporre quantomeno la connivenza dei negozianti. Si tratta insomma di truffe belle e buone. Se si seguono con scrupolo le indicazioni non si rischiano acquisti impropri.
Poniamo per esempio che in questi giorni di fine anno un docente si affacci sul portale Amazon in cerca di un buon calendario. Scoprirà che, com’era da supporre, tale acquisto non è coperto dalla Carta. Non in generale, perlomeno. Per fortuna non mancano le eccezioni: alcuni calendari particolari si possono comperare col buono ministeriale perché evidentemente offrono un valore aggiunto di carattere didattico (o culturale, visto che li copre anche il Bonus Cultura per i neomaggiorenni). Amazon segnala esplicitamente questa opportunità per ogni singolo prodotto per cui è prevista.
Il calendario di Padre Pio, benché rinomato, non è disponibile, ma lo è quello coi Potenti Versi della Bibbia, adatto agli insegnanti di religione. Per i colleghi miscredenti, a tutela della par condicio, sono disponibili le Bestemmie Intrecciate, una per ogni giorno del nuovo anno: quasi un manuale per le attività alternative alla religione. Oltre al sacro, c’è il profano, ovvero gli indispensabili sussidi all’educazione sessuale, come il Sex Position, o gli altrettanto anatomici Fitness Models, Farmer’s Daughter, Sexy Officer (utile anche per l’Educazione civica), Chicas Sexy, Foot Fetish, eccetera. Ma ce n’è per tutti i gusti, per cui non potevano mancare Uomini Sexy, Sexy Cowboy, Pompieri Australiani, Men in Underwear e così via. Per l’orientamento al lavoro si segnalano Garage e Auto. Per le scienze motorie, il Volley e il Football. Né mancano i Giochi per l’intervallo ricreativo.
Lasciando la ristretta specie umana per il regno animale, ci imbattiamo negli Accoppiamenti animali, e in quelli dei Cani in particolare. Più sobri, ma non meno adatti alle materie scientifiche, gli Animali Divertenti e, per la gioia dei tanti insegnanti coprofili, un vasto assortimento dal Gatto che fa la cacca agli altri Animali che fanno altrettanto, ancora Cani principalmente.
Il tutto, lo ripetiamo (vedere le relative pagine per credere), acquistabile col Bonus del Docente o col Bonus Cultura, per l’opportuna formazione dei giovani.
Andrea Atzeni