Secondo l’OCSE (Organizzazione intergovernativa di Paesi democratici, cui partecipano Australia, Austria, Belgio, Canada, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Corea, Giappone, Lussemburgo, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Stati uniti, Svezia, Svizzera, Turchia. Mancano alcuni giganti come la Cina, l’India, il Brasile, la Nigeria) vale proprio la pena studiare. Secondo questi calcoli si possono fare le seguenti osservazioni:
• Un laureato, nei paesi dell’OCSE, può aspettarsi di avere un vantaggio salariale rispetto agli altri diplomati ammontante alla fine della vita professionale, ain media 186 mila dollari lordi;
• Questa cifra è meno elevata per le donne, perché il divario dei redditi constatati tra uomini e donne nella maggioranza dei paesi resta significativo. Il salario accumulato lungo tutto l’arco della vita per una donna che svolge un’attività professionale senza interruzioni è in media di circa 134.000$ nei paesi dell’OCSE;
• il vantaggio salariale è più elevato negli Stati Uniti. Un laureato americano può guadagnare durante la sua carriera professionale 367.000$ di più di un diplomato dell’insegnamento secondario. Questo vantaggio ammonta a 229.000$ per le donne;
• Dietro gli Stati Uniti si situa l’Italia dove i laureati uomini hanno un vantaggio accumulato lungo tutta la carriera professionale pari a 322.000$ rispetto ai diplomati.
Dalla pubblicazione di questi dati sono passati 6 anni, caratterizzati soprattutto in Europa da una profonda crisi economica che probabilmente rende nella percezione dell’opinione pubblica meno sicuro l’investimento nell’istruzione.