Categorie: Personale

Con la nuova mobilità cambiano le norme per i soprannumerari

Per il prossimo anno scolastico la mobilità di tutti i docenti avverrà solo tra ambiti oppure all’interno dello stesso ambito. Questo avverrà anche per i soprannumerari.

Infatti, nel comma 73 dell’art.1 della legge 107/2015 è specificato che il personale docente in esubero o soprannumerario nell’anno scolastico 2016/2017 è assegnato agli ambiti territoriali. Inoltre, nello stesso comma 73, è anche scritto che a partire dall’anno scolastico 2016/2017 la mobilità territoriale e professionale del personale docente opera tra gli ambiti territoriali.

In buona sostanza con la nuova mobilità, anche i docenti soprannumerari saranno assegnati d’ufficio nell’ambito territoriale in cui è associata la scuola di ex titolarità o in mancanza di posti nell’ambito, in uno degli ambiti viciniori. I docenti individuati come soprannumerari potranno, se lo riterranno opportuno, fare la domanda di mobilità richiedendo gli ambiti territoriali secondo un loro ordine di preferenza, ma perderanno comunque “per sempre”, almeno che non intervengano correttivi contrattuali, la titolarità nella scuola.

Si presuppone che i docenti soprannumerari potranno avere, in caso di perdita della titolarità nell’ambito in cui era ubicata la scuola di ex titolarità, un diritto di precedenza per il rientro nell’ambito in cui era la loro scuola di ex titolarità.

Tuttavia è importante fare notare ai nostri lettori che con il meccanismo delle graduatorie interne d’Istituto il perdente posto di una data classe di concorso di una scuola X che ha 100 punti, potrebbe essere costretto, non solo a perdere la titolarità nella scuola per sempre, ma addirittura a perdere il diritto, per mancanza di posti, ad avere la titolarità nel proprio ambito, rispetto ad un collega della stessa classe di concorso titolare nella scuola Y e che ha 50 punti.  

In sostanza senza delle graduatorie di rete o di ambito, c’è il fondato motivo di credere che gli esuberi di ambito potranno toccare a docenti più titolati rispetto ad altri che invece manterrebbero la titolarità nella propria scuola. Quanto detto potrebbe aprire un contenzioso giudiziario che con ogni probabilità porterebbe ad evidenziare una forte criticità rispetto a situazioni di perdita di titolarità nelle scuole e di possibili esuberi di ambito.

Su queste questioni si dovrà ragionare, per trovare soluzioni condivise, nella prossima contrattazione per la mobilità che dovrebbe avviarsi prima della fine del 2016.

 

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Lucio Ficara

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