“Le mani dei bambini siriani rifugiati sono diventate blu perché lavorano 12 ore al giorno nelle fabbriche di blue jeans in Turchia”.
E così insieme alla pagella, genitori e bambini delle scuole del Parco Trotter di Milano riceveranno una manina blu. L’idea è nata dopo la video-inchiesta “La fabbrica dei bambini” di Valentina Petrini e Gabriele Zagni, trasmessa da Piazza Pulita su La7, in cui si vedono profughi siriani di 10 o 11 anni con mani e braccia sporche di blu perché hanno il compito di scolorire i jeans per pochi centesimi al giorno.
Il collegio dei docenti ha accettato l’idea, proposta da una delle insegnanti: “Vogliamo sensibilizzare i nostri alunni e le famiglie su quanto sta succedendo. È una cosa vergognosa e speriamo che la mobilitazione arrivi anche a chi ha responsabilità di governo sia nel nostro Paese che in Europa”.
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L’8 giugno scorso, ultimo giorno di scuola a Milano, è stato dedicato ai bambini siriani, profughi in Turchia e sfruttati nelle aziende tessili. Alla Camera del Lavoro si sono ritrovati insegnanti, bambini, genitori, volontari di associazioni per i diritti umani.
Sala gremita e una serata che si è conclusa con l’impegno a lanciare altre iniziative di sensibilizzazione. Quella delle pagelle alle scuole del Parco Trotter è la prima. “Sarebbe bello che anche altre scuole facessero lo stesso gesto”