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Con più istruzione aumenta lo stato di salute complessivo

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Ormai la letteratura scientifica ha più volte evidenziato attraverso statistiche  che la poca istruzione è uno dei fattori di rischio per la salute al pari di altri, come la cattiva nutrizione, fumo, sedentarietà; e ciò anche se quantificare la correlazione appare abbastanza complicato, come in qualche modo riporta la rivista scientifica Lancet che sul tema dal 1980 a oggi presenta un riassunto completo della relazione dose-risposta tra istruzione e mortalità per tutte le cause negli adulti.
In media, si legge sul Sole 24 Ore, un adulto con 6 anni di istruzione mostra il 13,1% del rischio di mortalità in meno rispetto a chi non ha mai ricevuto alcuna istruzione. Dopo 12 anni di istruzione, il rischio di mortalità è più basso del 24,5% e dopo 18 anni di scuola addirittura del 34,3%. 

In altre parole, ci sarebbe una riduzione media del rischio di mortalità dell’2% per anno di istruzione.

In ogni caso questi studi dimostrano pure l’importanza e i benefici dell’istruzione sulla futura salute della popolazione e da qui la necessità di  investire sulla scuola anche come un obiettivo di salute globale.

Un’istruzione superiore facilita l’accesso a una migliore occupazione, a guadagni più elevati, a un’assistenza sanitaria di qualità e a una maggiore conoscenza sanitaria.

Ma anche la disaggregazione per gruppi di età indica l’effetto protettivo dell’istruzione. Gli individui di età compresa tra 18 e 49 anni hanno avuto una riduzione della mortalità del 2,9% per anno di scuola rispetto a una riduzione dello 0,8% per anno di scolarizzazione negli adulti di età superiore a 70 anni. 

L’aspetto interessante è che comunque l’effetto protettivo dello studio continua anche da anziani.

Inoltre la letteratura scientifica negli anni ha concluso che le persone che mantengono il cervello più “allenato” nel corso della propria vita, sin da giovani, hanno una maggior riserva cognitiva: la loro mente è più pronta a sopperire dal danno.

Ma è stato pure dimostrato che l’istruzione per le donne ha un effetto intergenerazionale più forte rispetto all’istruzione per gli uomini.

Pasquale Almirante

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