Negli ultimi giorni è letteralmente scoppiato un caso mediatico che sta facendo davvero scalpore. Tutto è stato innescato dalle parole della giornalista de La Repubblica Concita De Gregorio. Quest’ultima, commentando la crisi di governo attuale e i recenti discorsi di Mario Draghi in Senato, ha paragonato il premier dimissionario a “un titolare di cattedra ad Harvard che è stato incaricato di una supplenza all’alberghiero di Massa Lubrense”.
Da qui, com’è noto, il putiferio. Dopo vari attacchi alla giornalista arrivati da più parti è giunto anche il duro commento di Flc-Cgil. Il sindacato ha condannato in toto l’intervento della giornalista, dicendo che ha proferito “parole in libertà che però testimoniano la scarsa conoscenza dei contesti reali da parte di opinionisti che vanno per la maggiore”.
Flc-Cgil, insomma, fa notare che se anche fosse stata una frase inventata sul momento, magari senza malizia, si tratta comunque di qualcosa di grave in quanto denota un falsa percezione della realtà delle cose.
Secondo il sindacato le scuse della giornalista non bastano: “Quelle parole rimarranno scolpite come pietre. In esse vi è naturalmente un’idea classista della professionalità docente e della implicita e stridente differenza qualitativa tra lo studente ‘sfigato’ che frequenta un istituto professionale e quello che può permettersi di frequentare l’università di Harvard”, fa sapere in un comunicato diffuso oggi, 22 luglio.
È proprio l’idea alla base di questa frase che Flc-Cgil reputa sbagliata: “La giornalista esplicita in maniera esemplare l’idea che gli istituti professionali rappresentino il gradino meno nobile del sistema educativo italiano, quello espressamente dedicato a chi proviene dai contesti più fragili della società. Una sorta di scuola differenziale per ragazzi difficili. Si tratta di un pensiero che ha radici lontane e che le riforme/riordini degli ultimi dieci anni hanno contribuito a diffondere”. Nonostante il pensiero comune, infatti, gli istituti alberghieri non sono sinonimo di scuole destinate ad accogliere studenti difficili.
Inoltre, le affermazioni dell’ex direttrice de L’Unità sono ancora più gravi in quanto, secondo Flc-Cgil offendono una cittadina del Sud Italia, che spesso viene discriminato: “Massa Lubrense è una cittadina bellissima ma ha la sfortuna di trovarsi al Sud. Ecco che le parole della giornalista assumono un tono ancora più sprezzante. Un istituto alberghiero collocato al sud! Insomma il peggio del peggio”.
“La Flc-Cgil esprime totale solidarietà alla comunità scolastica dell’istituto di Massa Lubrense e a tutte le donne e a tutti gli uomini che vivono in quella cittadina. Un grazie sincero a chi opera quotidianamente nelle nostre istituzioni scolastiche, in situazioni spesso difficilissime, a partire da coloro che lavorano negli Istituti professionali di Stato”, così si conclude il comunicato del sindacato.
La Tecnica della Scuola, all’indomani della puntata di “In Onda” trasmessa su La7 durante la quale la De Gregorio ha pronunciato la frase incriminata, ha subito intervistato in esclusiva Amalia Mascolo, la preside dell’Istituto Tecnico San Paolo che ha sede a Sorrento e proprio a Massa Lubrense.
Le parole della DS rilasciate ai nostri microfoni hanno fatto il giro del web ponendosi al centro della discussione sul caso attualmente al centro dell’opinione pubblica.
“Noi lavoriamo, ci facciamo in quattro per i nostri istituti e poi arriva la prima che capita e ci offende. Non capisco questi continui attacchi – ha detto la Mascolo – contro gli istituti professionali, siamo stanchi. Si tratta di un intervento assolutamente gratuito di cui non comprendo la ragione”, questa solo una parte dello sfogo della dirigente, che ha affermato di avere intenzione di agire per vie legali.
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