Il 28 marzo del 2020 sulla Gazzetta Ufficiale n. 34 sono stati banditi ben quattro concorsi di cui due speciali e due ordinari volti a garantire la copertura dei posti vacanti disponibili nella scuola di ogni ordine e grado.
Le domande presentate alla data del 31 luglio per il concorso scuola infanzia e primaria sono state poco meno di 77 mila per la copertura di circa 13 mila posti vacanti e disponibili, mentre per il concorso scuola secondaria di primo e secondo grado le domande sono state circa 430 mila per la copertura di 33 mila posti vacanti e disponibili.
Mentre il concorso straordinario con le prove suppletive, previste per il 14 maggio, va verso la conclusione, dei concorsi ordinari, rinviati sine die a causa della pandemia non è dato sapere nulla.
Sembra esserci la volontà di sboccarli al più presto possibile, addirittura qualcuno ipotizza nel prossimo autunno e comunque entro il 2021 per coprire i posti liberi e disponibili per l’anno scolastico 2021/2022.
Secondo alcune voci dovrebbero essere messe in atto le procedure annunciate dal Ministro della funzione Pubblica Brunetta che spinge per semplificare le procedure attraverso una valutazione dei titoli, una prova scritta e una orale. Insomma “velocizzare le procedure e abbandonare “carta e penna” per passare a sistemi digitali nel giro di pochi mesi.”
Altri, come la senatrice Granato, affermano che un concorso già bandito dovrebbe continuare la sua procedura secondo le regole previste nel bando per evitare contenziosi.
Alle opposte posizioni di come svolgere i concorsi, si aggiunge la querelle all’interno del Governo Draghi tra le diverse parti che evocano soluzioni diverse al precariato e al reclutamento dei docenti.
In attesa che sia diramata la soluzione da parte del governo ci sembra opportuno ricordare qual era la procedura prevista nei rispettivi bandi ordinari per titoli ed esami, finalizzati al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola dell’infanzia, primaria, di primo e di secondo grado.
Sono previste tre prove:
prima preselettiva consistente in 50 quesiti a risposta multipla con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta, così ripartiti:
seconda prova scritta consistente in:
terza prova orale consistente nella valutazione della padronanza delle discipline, nonché la capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento alle tecnologie dell’informatica e della comunicazione, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti.
Sono previste tre prove:
prima preselettiva consistente in 60 quesiti a risposta multipla con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta, così ripartiti:
seconda prova scritta, distinta per ciascuna classe di concorso consistente in:
terza prova orale, finalizzata all’accertamento della preparazione del candidato sulle conoscenze delle discipline, nonché la capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento alle TIC, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti.
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