A seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del DPCM del 22 febbraio 2024, il Ministro dell’Istruzione e del Merito è autorizzato ad avviare le procedure concorsuali per la copertura di complessivi n. 6.428 posti di personale insegnante di religione cattolica dei quali il 70% sarebbe destinato al concorso straordinario e il 30% a quello ordinario. I suddetti posti saranno distinti per regione e per diocesi.
Per partecipare alla procedura del concorso straordinario i candidati devono essere in possesso oltre all’idoneità riconosciuta dall’ordinario diocesano, almeno di trentasei mesi di servizio anche non consecutivi nell’insegnamento della religione cattolica esclusivamente nella scuola statale. Ai fini del calcolo dei trentasei mesi è considerato a tutti gli effetti il servizio prestato fino alla data ultima di presentazione della domanda prevista dal bando.
Il concorso straordinario, prevede una prova orale della durata di 30 minuti volta ad accertare le competenze didattico – metodologico del candidato oltre alla conoscenza della lingua inglese, la prova sarà conosciuta 24 ore prima di svolgere la prova orale e non prevede un punteggio minimo per essere superata.
In considerazione che la prova orale non prevede un punteggio minimo al termine di tutta la procedura sarà stilata una graduatoria che sarà a esaurimento, formata da tutti i candidati in possesso dei titoli previsti dal bando. Il punteggio massimo raggiungibile è di 250 punti dati da un massimo di 100 punti per il servizio, 100 punti per la prova orale e 50 punti per i titoli.
Per partecipare alla procedura del concorso ordinario i candidati devono essere in possesso oltre ai requisiti per la partecipazione ai pubblici concorsi, Il prescritto titolo di studio previsto dal DPR 275 del 2012 e l’idoneità rilasciata dall’ordinario diocesano competente per territorio
I candidati dovrebbero affrontare:
• Una prova scritta costituita in una serie di quesiti a risposta multipla, volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico metodologico e sulla lingua inglese, la prova sarà svolta mediante l’ausilio di mezzi informatizzati;
• Una prova orale consistente in un colloquio nel quale i candidati dovranno dimostrare particolare conoscenza e competenza sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipano, oltre alle competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico.
La domanda per partecipare a uno o a entrambi i concorsi, va presentata esclusivamente in modalità telematica sul Portale unico di reclutamento raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it . Per accedere alla compilazione della domanda occorre essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o di quelle della Carta di Identità Elettronica (CIE). Inoltre, occorre essere abilitati al servizio “Istanze on line”. Il servizio è eventualmente raggiungibile anche
attraverso l’applicazione “Piattaforma Concorsi e Procedure selettive”, collegandosi all’indirizzo www .miur.gov.it, attraverso il percorso “Argomenti e Servizi. Le domande presentate con modalità diverse non saranno prese in considerazione.
La riduzione di quasi 8.000 unità di personale Ata dal prossimo mese di settembre, praticamente…
C’è soddisfazione, da parte sindacale, sull’esito dello sciopero del 31 ottobre scorso.Un po’ tutti rilevano…
La scuola non è un luogo rivolto a giovani privilegiati. Anzi, è il luogo per…
Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di…
In un istituto di Prato, come in molte scuole italiane, è scattato il divieto di…
Comprendere il funzionamento del cervello umano è essenziale per insegnare a gestire gli errori. La…