Concorsi

Concorsi docenti di religione, Ruscica: “una vittoria dello Snadir che si batte da anni”

La firma del Ministro Giuseppe Valditara per il concorso ordinario dà il via alla imminente pubblicazione anche dei due bandi di procedura straordinaria con la sola prova orale didattico-metodologica non selettiva e la conseguenziale predisposizione delle graduatorie fino a totale esaurimento.

Così Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir e presidente nazionale FGU:

Nei giorni scorsi le dichiarazioni a seguito delle due procedure, ordinario e straordinario, per l’immissione in ruolo di 6.428 docenti di religione, hanno mostrato che – come nel famoso “1984” di Orwell – il passato viene cancellato e sostituito da una narrazione irreale. Dichiarazioni uguali a quelle del 2020 senza alcun cenno all’iniqua norma che allora i dichiaranti condividevano.

La verità è – se ne facciano una ragione – che è stata l’azione sindacale dello Snadir, in sinergia e coinvolgendo le altre organizzazioni sindacali rappresentative, il salto di qualità perché le prossime procedure concorsuali permettano a chi ha vissuto nell’incertezza di avere, al contrario, la certezza della cattedra tanto agognata.

Lo Snadir (Sindacato Nazionale Autonomo degli Insegnanti di religione, SOA della Federazione Gilda Unams) si è battuto con tutte le sue forze e ha vinto la battaglia del gennaio 2022 quando la Corte di Giustizia Europea ha intimato al Governo del nostro Paese, con una sentenza inappellabile, di cancellare il precariato nella scuola. Successivamente, a giugno 2022, la prima sentenza di Cassazione riguardante la riqualificazione dei contratti dei precari di religione con oltre 36 mesi di servizio condannava il Ministero dell’istruzione al risarcimento del danno e a provvedere con uno strumento normativo alla cancellazione del precariato degli insegnanti di religione. A questa sentenza sono seguite altre 42 favorevoli più le 3 ‘per abbandono del contenzioso da parte del MIM. Sempre nel giugno 2022 dall’allora Governo Draghi fu approvato l’emendamento 47.14 al D.L. 36/2022, che ha introdotto la procedura straordinaria per i precari di religione con almeno 36 mesi di servizio, la sola prova orale didattico-metodologia e la graduatoria ad esaurimento.

Nei mesi successivi la definizione della procedura straordinaria è stata efficacemente portata avanti dallo Snadir in collaborazione con il Ministro Valditara e i funzionari del ministero dell’istruzione per assicurare a tutti i docenti di religione precari uno strumento rispettoso dei loro diritti.

In questo successo (che pone il sigillo ai trent’anni di storia della nostra organizzazione sindacale) c’è spazio per tutti coloro che desiderano ora essere presenti ma ad una condizione: la verità dei fatti! Noi non aneliamo ai grazie’. L’unico GRAZIE che scriviamo a caratteri cubitali, concreto e reale, è per i docenti di religione; per questi lavoratori della scuola e per il loro prezioso lavoro per i nostri studenti l’abbiamo sempre mostrato noi con azioni efficaci e mai ambigue.   

La posizione della CEI

Anche il presidente della CEI, cardinale Matteo Zuppi, ha espresso apprezzamento e gratitudine: “Si tratta dell’importante conclusione di un percorso di collaborazione costante e fruttuosa tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero, il riconoscimento del valore degli insegnanti di religione nelle scuole del Paese, nell’ottica del dialogo e dell’approfondimento culturale. A tutti e a ciascuno l’augurio per il concorso insieme al ringraziamento per la passione, la competenza e la professionalità messi a servizio dei nostri bambini e ragazzi”.

Daniele Di Frangia

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