E’ da diversi anni, ormai, che la regolarità dei concorsi nella scuola è compromessa da un dato che non si riesce a correggere: i compensi per presidenti e commissari d’esame sono modesti, modestissimi, potremmo dire umilianti.
I compensi vennero rivisti nel 2016, quasi raddoppiati rispetto a quelli precedenti che risalivano addirittura alla fine degli anni ’90.
Nonostante il raddoppio, però, i compensi continuano a rimanere davvero bassi.
Per un motivo o per l’altro, però, un po’ di docenti e di dirigenti scolastici disponibili si sono sempre trovati e così le cose sono andate avanti.
Difficile dire, però, se questa gestione assolutamente artigianale delle operazioni di reclutamento del personale della scuola possa continuare ancora per molto.
Prima o poi una soluzione seria andrà trovata.
Il punto di Reginaldo Palermo, vicedirettore de La Tecnica della Scuola
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