Ridurre l’attesa media da “18 a 8 mesi” da quando esce un bando di concorso pubblico a quando si pubblica la graduatoria dei vincitori: lo ha detto la ministra della PA, Fabiana Dadone, intervistata il 12 maggio da Peter Gomez nel corso di ‘Sono Le Venti’ su Canale Nove, a proposito delle procedure selettive del comparto pubblico rimaste in sospeso per via del coronavirus.
Rispondendo ad una domanda sullo sblocco delle selezioni pubbliche, in particolare per i docenti che dovrebbero prendere servizio a settembre, la titolare “grillina” del dicastero della Funzione Pubblica ha detto che i concorsi pubblici saranno “velocizzati attraverso la digitalizzazione”.
Il risultato sarà quello di più che dimezzare i tempi di attesa. Anche se le prove dovranno necessariamente tenere conto del rispetto del distanziamento sociale, soprattutto pensando ai test pre-selettivi: le verifiche, ha puntualizzato Dadone, saranno “decentralizzate”, utilizzando “strutture scolastiche o universitarie”.
“Stiamo lavorando per riuscire a fare un calendario di date in modo che i concorsi rimasti sospesi, penso a quello del personale di cancelleria, possano riprendere prima”.
Come bisogna “far partire i concorsi della scuola e nella finestra immediatamente successiva immetterne degli altri”, ha concluso la ministra.
Nella scuola, ricordiamo, l’impegno del Governo è quello di procedere in fretta con il concorso riservato a diverse categorie, in particolare con almeno 36 mesi di servizio, ora allargato 32 mila posti, con prova unica prevista nei mesi estivi: sulla base del bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il concorso straordinario della secondaria riservato ai precari triennalisti e ai docenti di ruolo e non di ruolo che intendono conseguire solo una nuova abilitazione per insegnare nelle scuole secondarie, le domande potranno essere presentate dalle ore 9.00 del 28 maggio 2020 fino alle ore 23.59 del 3 luglio 2020.
Il riferimento degli otto mesi di attesa tra bando e vincitori è però alle procedure ordinarie, destinate a realizzarsi nel 2021: una per l’infanzia e la primaria, una per la scuola secondaria.
La selezione riservata dovrebbe occupare un tempo minore: è molto probabile che i vincitori vengano proclamati non prima del prossimo autunno. A quel punto potrebbero essere immessi in ruolo con retrodatazione giuridica. Però senza entrare in servizio necessariamente da subito.
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