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Concorsi docenti: più di 300mila colloqui per gli orali, la “macchina” potrebbe andare in tilt

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La soddisfazione di tanti docenti per i buoni risultati delle prove scritte dei concorsi a cattedra sta rapidamente scemando e nelle ultime ore si sta persino trasformando in delusione e preoccupazione.
Il motivo è presto detto, ma poteva essere facilmente previsto già nei giorni scorsi.
I numeri parlano chiaro: alle prove orali parteciperanno poco meno di 160mila docenti, ma i posti disponibili sono sempre gli stessi, e cioè 45mila circa.
Per 115mila docenti che hanno “passato” lo scritto non ci sarà dunque posto.
E questo, dal punto di vista dei partecipanti, è certamente un dato che desta preoccupazione.

Ma il problema principale è un altro: organizzare le prove orali per una massa così elevata di candidati non sarà per nulla facile e c’è già chi teme che la macchina possa “andare in tilt”.
La testata Tuttoscuola ha fatto qualche calcolo e fornisce numeri allarmanti: i candidati, infatti, potrebbero aver presentato più di una domanda e quindi le commissioni potrebbe trovarsi di fronte ad un numero molto più alto di esami orali da condurre.
Si parla addirittura di 350mila colloqui che necessiterebbero di tempi molto superiori a quelli finora stimati.
Nel concreto non è detto che le prove orali possano concludersi entro l’estate con il rischio che a settembre non si potrà procedere alle immissioni in ruolo.
Ma, ovviamente, prima di gridare “al lupo, al lupo” è bene aspettare che prendano avvio i colloqui per capire come si riuscirà a procedere nei lavori.