Continua il pressing dei sindacati sul Governo.
E’ di poche ore fa un post che la segretaria nazionale di Cisl Scuola ha pubblicato nella propria pagina FB.
Il post suona quasi come un ultimatum: “E anche il 1 agosto è al termine! Siamo in attesa da mesi e ancora non si vede all’orizzonte una soluzione per i precari della scuola. C’è qualcuno che ha completamente dimenticato gli impegni assunti con gli elettori prima e con le OOSS dopo. Un decreto che potrebbe essere approvato in un attimo, viene continuamente rinviato da chi ha sottoscritto quegli impegni ed era con noi la notte del 24 aprile. Non ci sono ragioni logiche c’è solo antagonismo politico che non rispetta il lavoro onesto di tanti precari della scuola”.
“Le norme per garantire l’attuazione dell’intesa non posso più aspettare… i tempi tecnici per l’approvazione e l’attuazione sono molto limitati – continua Gissi – il 1 settembre 2019 ci saranno ancora decine e decine di migliaia di supplenti ( quest’anno sono state 170.000 le supplenze ). Per il 2020 abbiamo bisogno di personale formato in cattedra e possiamo farcela ed è il momento di finirla con le schermaglie bizzose”.
“Il 24 aprile – ricorda la segretaria di Cisl Scuola – con le OOSS c’era il Presidente del Consiglio G.Conte, il sottosegretario S.Giuliano e il Ministro Bussetti. Le firme sono in calce molto leggibili. Il prossimo CdM può essere decisivo, ci aspettiamo i fatti. Se, come dicono il decreto è già stato presentato dal Miur, cosa si aspetta ancora? Presidente Conte, vuole rivederci a Palazzo Chigi?”
Le prossime ore saranno decisive e serviranno per capire se il Governo ha davvero intenzione di affrontare il problema del precariato e se siamo di fronte all’ennesima operazione di propaganda.
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