Un comunicato dei parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Cultura di Camera e Senato chiarisce la questione dell’emendamento al “decreto Crescita” con cui si sarebbe dovuto affrontare il tema del precariato.
“Smentiamo categoricamente la notizia secondo la quale il M5S avrebbe bloccato l’inserimento nel decreto Crescita del piano straordinario per il reclutamento dei precari della scuola e dunque dei cosiddetti Pas” dichiarano i parlamentari e aggiungono: “Mai nessuna proposta è arrivata in commissione, né ai relatori e in Parlamento. Peraltro, trattandosi di un decreto fiscale, difficilmente la materia del reclutamento dei docenti avrebbe potuto essere ricompresa”.
“Peraltro – affermano deputati e senatori del M5S – riteniamo che i Pas non rappresentino una soluzione per due ordini di ragioni: continuano a produrre precariato, paradossalmente facendo sborsare anche migliaia di euro a questi aspiranti docenti, e per giunta aprono il varco agli speculatori della formazione, alcuni dei quali addirittura con sede all’estero”.
Nel concreto, comunque, l’emendamento non è stato inserito nel decreto Crescita e questo, per intanto, rallenterà l’operazione voluta da Ministro e sindacati.
Che il M5S non abbia bloccato l’inserimento dell’emendamento nel decreto di cui proprio in queste ore inizia l’esame nell’aula della Camera è plausibile, ma resta il fatto che il Movimento è contrario ad una operazione che viene da loro equiparata più ad una sanatoria che ad una soluzione strutturale al problema del precariato: “La valorizzazione del merito e la qualità dell’offerta didattica sono i fari che orientano la nostra azione, e la risposta non è certo uno strumento speculativo che si ripercuote sulla pelle e sulle tasche dei precari lasciandoli spesso con un pugno di mosche in mano”.
D’altronde che il percorso parlamentare del provvedimento sarebbe stato complicato lo avevamo già scritto nei giorni scorsi basandoci proprio sulle dichiarazioni di alcuni parlamentari del Movimento.
Ma adesso la situazione è davvero difficile, tanto che – a quanto ci riferiscono fonti ben informate – è già in atto un “intervento” dei vertici del Movimento per cercare di trovare una soluzione ad un caso politico che potrebbe davvero compromettere ulteriormente la stabilità del Governo.
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