L’accordo sul precariato è cosa fatta: è stato difficile e complicato, ma dopo un incontro notturno Giuseppe Conte è riuscito a mettere d’accordo tutti.
Alla fine la soluzione adottata sembra andare bene a tutti coloro che hanno sottoscritto l’intesa (da segnalare tra le altre le dichiarazioni della DEM Anna Ascani e del sottosegretario di LEU Peppe De Cristofaro): il concorso si farà ma non ad agosto, sarà senza test a crocette e con un elaborato scritto.
Questo significa che i 32mila vincitori saranno assunti a partire dall’anno scolastico successivo, e cioè dal 2021/22.
Si pone così il problema dei posti vacanti a settembre (forse 200mila) che saranno coperti con incarichi a tempo determinato utilizzando le nuove graduatorie provinciali previste dalla legge 159 del dicembre 2019.
A questo punto l’accordo deve essere recepito con un emendamento da inserire nel decreto scuola all’esame della Commissione Cultura del Senato.
Non mancano i problemi perché bisogna anche prevedere ad una modifica del bando di concorso.
Resta poi da capire come ripartire a settembre: orario ridotto e orari diversificati ? Nelle aule, o nei teatri e nei cinema?
Bisogna fare molto in fretta, perché c’è poco tempo e si corre il rischio di arrivare a settembre del tutto impreparati.
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