La questione dei compensi per i commissari di concorso non è ancora del tutto risolta.
E’ paradossale la vicenda dei compensi per le commissioni: i concorsi sono arrivati al temine ma il Ministro non ha ancora firmato il decreto che dovrebbe definire i nuovi compensi.
Eppure, la legge 89 del 26 maggio era chiara: entro un mese il Ministro dovrà emanare il provvedimento per aggiornare i compensi.
La disposizione era stata inserita nella legge 89 con la quale veniva convertito il decreto 42 del 29 marzo. In almeno un paio di circostanze il Ministro aveva assicurato che sarebbe stata questione di giorni.
Però il termine fissato dalla legge è scaduto a fine giugno e nulla di certo si sa in proposito.
E, a questo punto, si pone anche un altro problema: siamo sicuri che questa incertezza non abbia avuto qualche conseguenza sulle modalità con cui le commissioni hanno lavorato in questi mesi? In altre parole: possiamo escludere che questa incertezza abbia in qualche modo demotivato commissari e presidenti?
Ovviamente non vogliamo dire che le condizioni in cui hanno lavorato le commissioni abbia avuto conseguenze dirette sulla valutazione dei concorrenti ma è probabile che il clima complessivo ne abbia risentito.
In ogni caso il ritardo al quale stiamo assistendo appare piuttosto incompresibile dal momento che la redazione del provvedimento non dovrebbe comportare particolari difficoltà.
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