Una nostra lettrice ci scrive:
“Terminate i concorsi docenti che si sono tenuti in questi ultimi 2 mesi in modalità quiz, molti di noi si stanno chiedendo (non considerando lo straordinario che sarà svolto prossimamente) in quale modalità saranno i prossimi concorsi (quiz, risposta aperta ecc.) ma soprattutto più o meno tra quanto tempo dovrebbero esserci, se è confermato sotto forma di legge che i concorsi saranno annuali, se è confermata la nuova riforma di reclutamento. Siamo molto confusi al riguardo. Cortesemente Vi sarebbe possibile pubblicare un articolo esplicativo sui dubbi sopraindicati?”
Il decreto 44 del primo aprile 2021 in merito ai concorsi per il pubblico impiego ha previsto una semplificazione nella procedura concorsuale eliminando la prova preselettiva e introducendo una sola prova scritta.
La procedura prevista dal decreto 44 nella pubblica istruzione è stata inserita con il decreto 73 del 25 maggio 2021 e nello specifico con il comma 10 è stato previsto il bando annualmente secondo le seguenti modalità: abolizione della prova preselettiva, una prova scritta, una prova orale e la valutazione dei titoli.
Strutturata con più quesiti a risposta multipla, sui seguenti argomenti:
Preparazione del candidato di una progettazione didattica su un argomento estratto 24 ore prima del giorno fissato per il colloquio. nella quale si deve dimostrare di conoscere la disciplina, la didattica e l’uso delle tecnologie e dispositivi multimediali.
Ogni candidato dichiara nella domanda tutti i titoli posseduti secondo quanto previsto dalla tabella di ripartizione del punteggio dei titoli valutabili per i concorsi a titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente.
I candidati che superano la prova scritta e la prova orale saranno inseriti in una graduatoria regionale con il punteggio risultante dalla somma dei voti conseguiti nella prova scritta, nella prova orale e nei titoli.
La suddetta procedura dovrebbe essere in vigore, secondo le dichiarazioni del ministro Bianchi, fino al 2024, mentre dal 2025 in poi la procedura dovrebbe subire delle modifiche e precisamente dovrebbero sparire i quiz a crocette sostituiti dai quesiti a risposta aperta.
Il decreto 36 nei commi dal 44 al comma 46, nel modificare il decreto 59 del 2017, affronta la tematica relativa alla formazione iniziale dei docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado.
Il testo del decreto, da commutare in legge entro la fine di giugno 2022, prevede una formazione iniziale basata su un percorso universitario per l’acquisizione di competenze specifiche disciplinari, pedagogiche, relazionali, valutative, organizzative e tecnologiche oltre all’acquisizione di competenze adeguate al fine di saper progettare percorsi didattici flessibili adeguati ai bisogni e alle capacità degli alunni.
Per raggiungere le suddette competenze e capacità è stato disegnato un percorso articolato in tre momenti:
• un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale con prova finale corrispondente a non meno di 60 crediti formativi;
• un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale;
• un periodo di prova in servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva.
Possono accedere al corso abilitante un numero pari al fabbisogno di docenti previsti nel triennio successivo per tipologia di posto e per classe di concorso.
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