La ministra per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, su Facebook, ha risposto richieste di chiarimento rispetto alle novità che verranno inserite nei nuovi bandi di concorso della Pa. Velocizzazione e digitalizzazione delle procedure, tempi rapidi di selezione e nuove competenze trasversali meglio inserite là dove c’è più bisogno: “A causa dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus, abbiamo predisposto una norma che preveda un dislocamento delle prove concorsuali sul territorio. Con la necessità di distanziamento sociale è impensabile ripartire con le grandi prove preselettive all’interno tutte della stesso edificio” per cui le prove saranno svolte a “gruppi di piccole persone che entreranno separati” e si sta pensando anche “di introdurre le modalità informatiche per lo svolgimento di tutte le prove, non sono la preselettiva”.
La Dadone esclude “sbarramenti iniziali come limiti di età o voti di laurea. Quello che vorrei che nei prossimi bandi la Pa valuti, al momento dell’orale sono le competenze trasversali per attirare le migliori competenze”. Dal punto di vista organizzativo il Ministero pensa di “dislocare piccoli gruppi nel territorio” e all’utilizzo dell’informatica anche “per le prove scritte e orali sia per la questione sanitaria che per una maggiore velocità nella valutazione delle prove”. Insomma, l’idea è “velocizzare senza banalizzare”.
Tramite il supporto informatico quindi si avrà anche una maggiore “velocità nella correzione delle prove scritte”, ha proseguito Dadone, spiegando che l’obiettivo è ridurre i tempi dell’emissione dei risultati dagli attuali 18 mesi a 8, “penso che il risultato sia molto positivo per tutti, sia per voi che per la pubblica amministrazione”.