Per accedere al ruolo di insegnante di religione a breve ci saranno due concorsi: il concorso ordinario per coloro che non hanno maturato il requisito dei 36 mesi di servizio e la procedura straordinaria per coloro che hanno svolto, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, almeno 36 mesi di servizio anche non consecutivi nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali.
Il 9 gennaio il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana CEI, Card. Matteo Zuppi, e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, hanno siglato l’Intesa riguardante il concorso ordinario per la copertura del 30% dei posti per l’insegnamento della religione cattolica vacanti. Il restante 70% dei posti disponibili sarà coperto grazie alla procedura straordinaria, riservata appunto ai docenti con almeno 36 mesi di servizio.
Complessivamente si tratta di circa 6.400 insegnanti.
Per poter partecipare ai concorsi, i candidati dovranno possedere i titoli di qualificazione professionale indicati al punto 4 dell’Intesa del 28 giugno 2012, rilasciati da Facoltà e Istituti elencati dal decreto del Ministro dell’Istruzione il 24 luglio 2020, n. 70.
Nello specifico, i titoli validi per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali di ogni ordine e grado, sono:
a. Baccalaureato e licenza in teologia (con le sue varie specializzazioni);
b. Attestato di compimento del Corso di Teologia in un seminario maggiore;
c. Laurea magistrale in Scienze Religiose;
d. Licenza in Scienze Bibliche o sacra Scrittura;
e. Licenza in Scienze dell’Educazione con specializzazione in “Educazione e Religione”;
f. Laurea Magistrale in Scienze dell’Educazione con specializzazione in “Pedagogia e didattica della Religione” e in “Catechetica e Pastorale giovanile”;
g. Licenza in Missiologia.
Tra i requisiti è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento della religione cattolica.
Il concorso ordinario si articola in una prova scritta e una orale.
L’obiettivo è accertare la preparazione dei candidati con riferimento alle materie e alle competenze indicate dalla normativa vigente e dalle intese MIM-CEI.
Per la procedura straordinaria è prevista una sola prova orale didattico-metodologica, cioè una lezione simulata inserita in una UDA. Non è previsto un punteggio minimo per il superamento della prova.
Lo SNADIR ha pubblicato un interessante documento contenente domande e risposte riguardanti le due procedure.
Intervista alla segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi, a margine di un presidio organizzato il…
Nei giorni scorsi, in una intervista rilasciata a La Stampa, il ministro della Cultura Alessandro…
Con questa mozione, il Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Cassano Magnago (Va) intende…
I sindacati della scuola che non scioperano il 29 novembre stanno dando un segnale di…
La sindacalista della Gilda Insegnanti Antonietta Toraldo, che si occupa nello specifico della parte contrattuale…
Entro la fine del 2024, gli aspiranti docenti iscritti ai percorsi universitari accademici autorizzati dal…