L’iter della conversione in legge del decreto scuola su esami di Stato e nuove assunzioni di personale docente si sta definendo meglio.
Intanto è ormai chiaro che, contrariamente agli annunci dei giorni scorsi, neppure nella giornata del 14 maggio la Commissione Cultura del Senato riuscirà a prendere una decisione sui 400 emendamenti presentati da tutte le forze politiche.
Il nodo è quello delle coperture finanziarie e si aspetta quindi che la Commissione Bilancio si esprima in merito.
Nelle ultime ore si è però diffusa la notizia, non ancora del tutto ufficiale, che la presidenza del Senato sarebbe intenzionata a portare il provvedimento in aula a partire dal prossimo 21 maggio.
Per i lavori della Commissione Cultura rimarrebbero così disponibili solamente due giorni: martedì 19 e mercoledì 20.
Stando ai regolamenti, se entro il 20 la Commissione non riuscisse a concludere i lavori, il provvedimento andrebbe comunque in aula e tutti gli emendamenti dei quali si è parlato in questi giorni salterebbero.
Tenuto conto dei tempi, a quel punto il Governo porrà la fiducia e presenterà un unico maxi-emendamento che terrà conto solo delle proposte di modifica condivise dalla maggioranza e dallo stesso Ministero.
E’ sempre più probabile, insomma, che l’ipotesi di concorsi per soli titoli e servizio non abbia molte possibilità di andare in porto.
La tempistica che abbiamo qui descritto si accorda perfettamente con la notizia diffusa in queste ore dall’Ansa secondo cui il decreto dovrebbe arrivare all’aula della Camera nei primi giorni di giugno, dopo essere stato esaminato dalle Commissioni della stessa Camera nell’ultima settimana di maggio.