Tuttavia questo dell’accesso alla scuola di specializzazione ha avuto un responsabile che però si è dimesso, mentre, ricorda L’Espresso, per quanto riguarda il concorso bandito dal ministero degli Esteri per 35 posti della carriera da ambasciatore, si sono ignorati gli idonei dello scorso anno, che andavano riassorbiti. Tra caos, ricorsi, graduatorie ritoccate e interventi della Magistratura il prestigioso posto di ambasciatore junior del ministero degli Esteri si è trasformato in una corsia preferenziale per chi ha parentele famose. La questione è finita con otto interrogazioni parlamentari. Ma c’è pure il bluff delle prove per diventare poliziotti. Lo scorso maggio alla scuola di formazione della Polizia penitenziaria di Roma si aprono le porte ai concorrenti al concorso pubblico per 208 posti di agente.
Test e prove attitudinali per andare a lavorare nelle carceri italiane. Durante gli scritti la commissione esaminatrice scopre tre aspiranti con in tasca le risposte esatte ai quiz di selezione. Chi glieli ha fornite?
Caotico e lungo l’elenco delle valutazioni sballate e delle superficialità con grossolani errori per scegliere gli insegnanti della scuola italiana.
Scrive sempre L’Espresso: nel 2010 nel concorso per dirigente scolastico il Ministero mette online i temi delle prove e arrivano una valanga di segnalazioni. Tanti, troppi errori e un quiz su sei viene ritirato. Nonostante gli accorgimenti all’apertura delle buste nei cento quiz c’erano ancora degli strafalcioni.
Ma ricordiamo pure il concorso per dirigente del 2004 che in Sicilia ebbe momenti di tensione, perché dopo il suo annullamento, per evidenti sbagli, superficialità e strafalcioni, fu necessario scrivere una legge ad hoc per confermare i vincitori che nel frattempo erano stati nominati.
Per i tirocini formativi attivi (Tfa) obbligatori per diventare insegnanti si replica con ancora quiz errati e si ottiene l’ammissione dei ricorrenti alle prove scritte. Per l’ultimo concorso a cattedra la Giannini è stata costretta a un decreto correttivo.
Ma ci sarebbero stati anche casi clamorosi di familismo amorale e concorsi truccati su misura. A Palermo la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex preside della facoltà di Medicina Giacomo De Leo e di Salvatore Novo, professore ordinario e direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell’università locale insieme ad Alberto Balbarini, docente di malattie cardiovascolari a Pisa.
Il concorso, pubblica L’Espresso, venne truccato per consentire alla figlia di Novo, l’aggiudicazione del posto. L’inchiesta parte da Bari, e indaga su una serie di concorsi truccati in diverse facoltà della Penisola, pizzicando così altri docenti e altri baroni.
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