Politica scolastica

Concorsi scuola e caos supplenze, Gissi: “Serve un Piano Marshall per la scuola”

La situazione dei supplenti nelle scuole italiane è sempre più critica: da settembre prossimo – così come segnala l’Ansa – potrebbero esserci più di 250mila supplenti annuali in cattedra oltre ai 40 mila precari che già oggi sostituiscono i docenti: il prossimo anno scolastico rischia di vedere esplodere ai livelli massimi il fenomeno della ‘supplentite’.

Ai numeri già preoccupanti di oggi (sono oltre 185 mila i docenti con cattedre annuali e 40 mila i supplenti temporanei) si aggiunge quota 100 che porterà in 10 anni all’uscita del 50% del corpo insegnanti.

Concorso scuola, cosa succederà nel 2020

Le dimissioni dell’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e la decisione del governo di spacchettare il Miur hanno allungato ulteriormente i tempi.

“Serve un Piano Marshall per la scuola – sostiene Maddalena Gissi, leader della Cisl Scuola – la rivisitazione di un modello di reclutamento strutturale è urgente”.

Gissi, con i segretari di Flc Cgil e Uil Scuola, Francesco Sinopoli e Pino Turi, chiede con forza un confronto con il Miur sui contenuti del concorso straordinario, così come prevedevano gli impegni presi.

Solo tempi molto ristretti può permettere di portare in cattedra, il primo settembre, i 25 mila nuovi docenti del concorso straordinario: entro la metà di febbraio dovrebbero essere presentate le candidature, le prove andrebbero svolte entro l’inizio dell’estate.

Il concorso ordinario prevede invece tempi lunghissimi di svolgimento, non meno di 2-3 anni tra creazione delle commissioni, svolgimento delle prove scritte e orali, correzioni, ricorsi e incarico ai vincitori.

Imminente la pubblicazione del bando per il concorso Infanzia e Primaria per il reclutamento di 16.959 posti di maestri, di cui 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022 – ma al momento sembra assai improbabile, se non impossibile, che al prossimo settembre possano esserci le nomine dei vincitori.

Da far partire è infine anche il concorso per gli insegnanti di religione.

Redazione

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