Nonostante il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina abbia annunciato che i bandi dei concorsi docenti 2020 sono stati inviati al CSPI con l’obiettivo di pubblicare il tutto entro il mese di febbraio, le previsioni di cattedre vuote previste per il prossimo anno scolastico non sono rassicuranti.
Per comprendere la situazione riprendiamo il ragionamento di Italia Oggi: allo stato attuale i bandi hanno superato solo la fase dell’informazione alle organizzazioni sindacali e devono passare al vaglio del consiglio superiore della pubblica istruzione. A differenza di quanto affermato da Azzolina, i bandi potrebbero arrivare non prima della metà di marzo. Dopo di che decorreranno i 30 giorni previsti dalla legge per presentare le domande.
Ne consegue che i concorsi docenti ordinari non potranno terminare in tempo per avere in cattedra i vincitori dal 1° settembre prossimo. Invece, è più probabile che l’amministrazione riesca a terminare le procedure selettive del concorso straordinario secondaria, data la procedura semplificata che prevede la sola prova scritta e poi l’assunzione in prova con esame orale al termine dell’anno scolastico. Se così fosse, mancherebbero comunque all’appello 76mila docenti di ruolo. Il concorso straordinario, infatti, prevede l’assunzione di soli 24mila docenti. E poi c’è l’incognita dei ricorsi. La ministra Azzolina, infatti, non ha accolto la proposta corale dei sindacati di valorizzare il servizio svolto ai fini del punteggio. Senza contare il problema dei commissari, comune sia per il concorso straordinario che per l’ordinario, dato che i docenti che dovessero far parte delle commissioni del concorso scuola dovrebbero svolgere il loro compito continuando ad andare a scuola, con tutti gli oneri che ciò comporta.
Quindi, non è scontato che si arriverà in tempo per le assunzioni a settembre, nonostante la procedura semplificata.
Come stabilito dal DL 126/2019 potranno partecipare, al concorso scuola straordinario, i docenti in possesso dei seguenti requisiti:
Per i posti di sostegno del concorso scuola 2020 è necessario avere, oltre ai seguenti requisiti di servizio, la specializzazione sul sostegno.
Sono ammessi a partecipare al concorso scuola 2020 secondaria, per i posti comuni, i candidati in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, di uno dei seguenti titoli:
a. titolo di abilitazione alla specifica classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
b. titolo di accesso alla specifica classe di concorso congiuntamente a titolo di abilitazione all’insegnamento per diverso grado o classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
c. titolo di accesso alla specifica classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente congiuntamente al possesso dei 24 CFU/CFA di cui all’articolo 1, comma 181, lettera b), numero 2.1 della Legge.
Per i posti di sostegno sono ammessi a partecipare alle procedure distinte per la secondaria di primo o secondo grado, i candidati in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, oltre che ai requisiti precedenti, del titolo di specializzazione sul sostegno per lo specifico grado conseguito ai sensi della normativa vigente o analogo titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.
Sono ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito all’estero i titoli abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento ai sensi della normativa vigente, entro il termine per la presentazione delle istanze per la partecipazione alla procedura concorsuale.
Il decreto ministeriale specifica che saranno ammessi a partecipare al concorso docenti infanzia e primaria i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:
Per quanto riguarda invece le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.
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