Continuano le ostilità fra sindacati e ministra Azzolina.
La titolare di Viale Trastevere ha detto chiaro e tondo che non ha alcuna intenzione di tornare indietro sulla questione della prova d’esame che sarà composta da 80 quesiti da svolgere in 80 minuti (e non ci sarà nessuna banca dati pubblicata prima).
Le dichiarazioni di Pino Turi (Uil Scuola)
Nelle ultime ore è intervenuto Pino Turi, segretario nazionale di Uil Scuola che non si fa nessun problema a lanciare strali anche pesanti nei confronti della procedura concorsuale.
“Andate su Google e digitate ‘concorso straordinario docenti’ – si legge in un comunicato del sindacato – Si aprirà un mondo… Offerte commerciali di ogni genere, ammalianti assicurazioni propagandistiche. Si reclamizzano ‘opere’ che raccolgono test specifici a risposta multipla su tutte le tematiche richieste sia nella parte generale del programma di concorso che per quelli particolari: pedagogici, didattici, disciplinari. Tutto insomma e tutto aggiornato all’attualità”
“E – aggiunge Uil Scuola – c’è anche l’immancabile software online per la preparazione alle prove di selezione e la verifica delle competenze acquisite che attinge da un data base di quesiti costantemente aggiornato alle ultime novità normative”.
Pino Turi non lo dice esplicitamente ma lascia intendere che – a suo parere – un concorso così congegnato non fa gli interessi dei candidati ma soprattutto quelli dei diversi soggetti che promuovono corsi di preparazione (peraltro va detto che – attraverso la propria associazione che si occupa di formazione e cioè l’Irase – la Uil Scuola, come tutti gli altri sindacati organizza corsi di preparazione).
Per stemperare la polemica Pino Turi aggiunge però: “Noi siamo certi della buonafede del ministro ma non possiamo non rappresentare le preoccupazioni di contesto. Le inevitabili strumentalizzazioni e polemiche che potrebbero inquinare la procedura e creare sospetti sul concorso”.
E, per chiudere, una stilettata all’Anief, organizzazione ormai titolata a partecipare ai tavoli sindacali ma la cui presenza non è stata ancora “digerita” da tutti gli altri sindacati “storici”: “Queste circostanze – afferma Turi – apriranno la strada ai ricorsi che qualche associazione sindacale sta già preparando. Insomma non avremo la batteria dei test, ma quella dei ricorsi”.
La posizione della Lega
Per la verità qualche giorno addietro anche il senatore della Lega Mario Pittoni aveva ricordato che un concorso del genere non fa altro che alimentare il “mercato dei corsi”.
Ma, nella giornata di domenica, Pittoni interviene ancora, questa volta per polemizzare con Camilla Sgambato (PD) che ha chiesto ai sindacati di riaprire il confronto con la Ministra: “Sbaglia – dice Pittoni – la responsabile scuola del PD a rivolgersi alle organizzazioni sindacali quando afferma che soltanto un dialogo costruttivo potrà coniugare le esigenze di stabilizzazione dei precari con il merito”.
“La ‘sordità’ – afferma Pittoni – è tutta della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, supportata, oltre che dai 5 Stelle, proprio dal Partito Democratico, corresponsabile del via libera al decreto Scuola non a caso ribattezzato ‘ammazza-precari’, a conferma della disponibilità del PD ad appiattirsi su qualsiasi scelta grillina, pur di non ridare la parola ai cittadini”.