Concorsi

Concorsi scuola, si parte o no? Tutti i nodi da sciogliere

I concorsi scuola partiranno o non partiranno? Si tratta di una delle domande più ricorrenti di questi ultimi giorni. Specie dopo le parole del ministro Azzolina riportate da questa testata.

Concorso scuola: il bando a breve ma le prove prima dell’estate

Il Ministro ha infatti riferito che “I concorsi scuola saranno banditi a breve. Le prove, come previsto dall’ultimo Dpcm, si svolgeranno successivamente, dopo il termine previsto di due mesi di sospensione dei concorsi pubblici. Le immissioni in ruolo saranno a settembre regolarmente, perché abbiamo bisogno di nuovi docenti da assumere”.

Quindi, stando alle dichiarazioni di Lucia Azzolina, il bando dei concorsi docenti potrebbero anche essere pubblicati presto, anche entro marzo e comunque entro il 30 aprile come prevede il decreto milleproroghe. Le prove concorsuali, invece, si svolgerebbero fra la fine di maggio ed i primi di giugno.

Anche perché, i concorsi pubblici sono bloccati dall’ultimo Dpcm per 60 giorni. Tuttavia, considerando la probabile estensione delle misure attuali, non è escluso che si andrà oltre i 60 giorni previsti allo stato attuale. Questo potrebbe significare un ulteriore slittamento per le prove concorsuali, che andrebbero rendere difficilmente praticabile l’idea di immettere in ruolo i vincitori dei concorsi. Anche quelli del concorso straordinario secondaria, la cui procedura semplificata potrebbe far guadagnare delle chance per partire, presenta comunque dei problemi non trascurabili.

Concorsi docenti: manca il parere del CSPI

Altro ostacolo non secondario per i concorsi scuola, è quello relativo al parere del CSPI: dopo essere saltate le sedute previste per il 4 marzo e poi l’11 marzo, allo stato attuale non abbiamo nessuna data di una nuova riunione. Anche in questo caso il coronavirus sta condizionando il tutto.

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Il parere del CSPI, ricordiamo ancora una volta, è obbligatorio ma non è vincolante, nel senso che il Miur, in linea teorica, non sarebbe costretto a seguire tutti i rilievi.
Nella pratica, ciò capita assai di rado, con l’amministrazione che tende sempre ad accogliere almeno in parte i rilievi mossi dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Concorsi scuola: i candidati non possono ottenere i 24 CFU

C’è però anche un altro punto da tenere in considerazione e che potrebbe pesare sui concorsi docenti, specie per quello ordinario per la scuola secondaria. Con le Università chiuse al momento non è possibile ottenere i 24 CFU per moltissimi candidati che avrebbero dovuto prenderli proprio in queste settimane. Lo stesso problema si presenta per i candidati al Tfa sostegno 2020, dove però già ci sono novità in merito.

Questo potrebbe escludere questi candidati nel caso in cui fosse davvero pubblicato il bando nelle prossime settimane, con un requisito fondamentale come quello dei 24 Cfu che potrebbe condizionare non poco.

Si potrebbe prevedere nel bando “un’ammissione con riserva”, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi.

 

 

Concorso docenti 2020: i requisiti per partecipare alla procedura straordinaria

Il DL 126/2019 stabilisce che potranno partecipare, al concorso scuola 2020 straordinarioi docenti in possesso dei seguenti requisiti:

  • almeno tre anni di servizio nella scuola secondaria statale (anche su sostegno) dal 2008/2009 al 2018/2019. Chi conclude la terza annualità nel 2019/2020 partecipa con riserva
  • uno dei tre anni deve essere specifico, ossia svolto nella classe di concorso per cui si partecipa.
  • Potranno partecipare, anche se solo ai fini dell’abilitazione, i docenti che hanno maturato il servizio di tre anni nella scuola paritaria. Anche i docenti di ruolo che hanno tre anni comunque prestati, senza un anno specifico sulla classe di concorso, può partecipare ai soli fini abilitativi.

Per i posti di sostegno è necessario avere, oltre ai seguenti requisiti di servizio, la specializzazione sul sostegno.

Concorso scuola ordinario secondaria: i requisiti per accedere

Possono partecipare al concorso scuola 2020 secondaria, per i posti comuni, i candidati in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, di uno dei seguenti titoli:

a. titolo di abilitazione alla specifica classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;

b. titolo di accesso alla specifica classe di concorso congiuntamente a titolo di abilitazione all’insegnamento per diverso grado o classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;

c. titolo di accesso alla specifica classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente congiuntamente al possesso dei 24 CFU/CFA di cui all’articolo 1, comma 181, lettera b), numero 2.1 della Legge.

Per i posti Itp accedono i candidati i possesso del diploma e senza i 24 CFU, almeno fino all’anno scolastico 2024/2025.

Per i posti di sostegno del concorso ordinario secondaria sono ammessi a partecipare alle procedure distinte per la secondaria di primo o secondo grado, i candidati in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, oltre che ai requisiti precedenti, del titolo di specializzazione sul sostegno per lo specifico grado conseguito ai sensi della normativa vigente o analogo titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

Sono ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito all’estero i titoli abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento ai sensi della normativa vigente, entro il termine per la presentazione delle istanze per la partecipazione alla procedura concorsuale.

 

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Concorso ordinario infanzia e primaria: i requisiti per accedere

Il decreto ministeriale specifica che saranno ammessi a partecipare al concorso docenti i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:

  1. in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
  2. diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.

Per quanto riguarda invece le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa.

 

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Fabrizio De Angelis

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