Il 2020 era partito con i migliori auspici per gli aspiranti docenti con ben tre tipologie di concorsi banditi, i due concorsi straordinari per la scuola secondaria, uno ai fini dell’immissione in ruolo ed uno ai fini abilitanti, ed i concorsi ordinari per tutti i gradi di scuola.
La pandemia purtroppo ha inciso anche su questo fonte, rallentando fortemente una procedura ed addirittura sospendendo del tutto l’avvio delle altre.
Il concorso straordinario finalizzato all’immissione in ruolo nella scuola secondaria, partito con le modalità originariamente previste nonostante le forti critiche dei sindacati, dopo lo stop di novembre imposto dall’emergenza sanitaria, ha visto la ripresa delle prove scritte a metà febbraio.
Le prove scritte “ordinarie” si sono concluse e le commissioni stanno procedendo alla ultimazione delle procedure di correzione degli elaborati ed alla conseguente pubblicazione delle graduatorie.
A fronte tuttavia delle numerose pronunce sia del Tar Lazio che del Consiglio di Stato, che hanno accolto i ricorsi dei candidati che si erano visti impossibilitati a partecipare alla prova scritta nei giorni calendarizzati poiché impediti a causa del Covid (perché in quarantena fiduciaria o obbligatoria, oppure perché con malattia conclamata), il Ministero dovrà prevedere delle apposite prove suppletive, ad oggi tuttavia ancora non fissate.
Vedremo se la procedura, Covid permettendo, potrà concludersi in tempo utile per l’immissione in ruolo dei vincitori al prossimo 1° settembre.
Nessuna notizia invece si ha per la procedura concorsuale abilitante, che avrebbe dovuto svolgersi in parallelo a quella per l’immissione in ruolo, ma di cui si sono perse le tracce, non essendo stato nemmeno emanato il provvedimento che ne deve disciplinare in dettaglio le modalità di svolgimento.
Essendo già marzo inoltrato, appare ormai impossibile che la procedura possa essere portata a termine entro il corrente anno scolastico.
Non si hanno notizie nemmeno delle procedure ordinarie del concorso a cattedre (concorso ordinario infanzia e primaria di cui al D.D. 21 aprile 2020 n. 498 e concorso ordinario secondaria di cui al D.D. 21 aprile 2020).
I concorsi ordinari ad oggi sono ancora rimasti sulla carta, non essendo state calendarizzate nemmeno le prove preselettive, per quelle classi di concorso per le quali verranno previste.
L’unica cosa certa, al momento, è che non è possibile la presentazione di nuove domande di partecipazione da parte di nuovi aspiranti che non hanno presentato la domanda entro il termine del 31 luglio 2020.
Senza uno specifico intervento normativo infatti, non solo i laureati dopo il 30 luglio 2020 non potranno presentare domanda di partecipazione, ma chi ha presentato nei termini la domanda non potrà nemmeno cambiare regione di svolgimento del concorso o inserire una diversa classe di concorso rispetto a quella già indicata.
Come è stato riportato qualche giorno fa anche dal nostro sito, il Ministro Brunetta ha tuttavia auspicato una ripresa dei concorsi rimasti bloccati mediante l’adozione di apposite linee guida.
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