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Concorso a cattedra, il Tar ammette oltre 400 ricorrenti: agli scritti in 100mila?

Era corretta l’impressione che avevamo avuto qualche giorno fa sull’esito dei ricorsi per accedere alla prova scritta del concorso a cattedra: dopo il primo ricorrente ammesso in sede cautelare, attraverso il tribunale amministrativo, anche gli altri giudici stanno man mano dando ragione alla linea dei legali dell’Anief che sin dall’uscita del bando di concorso, a settembre, avevano sostenuto l’ammissibilità alle prove successivo anche di coloro che in occasione delle preselettive avrebbero fatto registrare almeno 30 punti su 50 totali.
Nel pomeriggio del 31 gennaio, a 10 giorni dall’avvio degli scritti, l’Anief ha fatto sapere che “altri 400 ricorrenti sono ammessi con riserva dal Tar Lazio con decreto monocratico”. Stavolta il provvedimento d’urgenza è stato emesso dal presidente della sezione 3-bis.
Per il sindacato degli educatori in formazione è stato dunque ribadito “il precedente orientamento espresso in sede collegiale per l’ammissione agli scritti dei candidati che hanno contestato la soglia dei 35 punti e hanno ottenuto la sufficienza (30)”. I 400 ricorrenti hanno ottenuto, attraverso il decreto n. 411/13, così il permesso, sempre con riserva, a “sedersi alle prossime prove scritte”.
Soddisfatto il presidente Anief, Marcello Pacifico: “si conferma in questa fase cautelare – dichiara il leader del sindacato autonomo – il pregiudizio grave e irreparabile che potrebbero subire i ricorrenti dall’esclusione dalle procedure concorsuali, in presenza, peraltro, di un’indicazione precisa del legislatore (c. 11, art. 400, d.lgs. 297/94). Il sindacato non contesta il criterio dei 7/10 utilizzato come soglia per la misurazione del merito (scritti e orali), ma l’utilizzo dello stesso criterio per le prove pre-selettive che doveva essere misurato in 6/10”.
Per la prossima settimana si attende il responso dei giudici per gli altri ricorrenti. Che nel frattempo sono già arrivati a quota 6mila. E potrebbero ancora aumentare, visto che per gli incerti c’è possibilità di ricorrere fino a domenica 3 febbraio (recandosi stavolta personalmente  presso gli uffici legali dell’Anief), a seguito della proroga dei termini per l’adesione. Considerando che di diritto erano stati ammessi oltre 88mila candidati, non è da escludere che con il via libera, seppure con riserva, delle aule dei tribunali l’accesso superi addirittura le 100mila unità.
Il Miur cosa farà? A quanto risulta alla Tecnica della Scuola, starà alla finestra: i tecnici del Ministero hanno già garantito di poter gestire fino a 10mila candidati in più. Gli Usr presto avranno indicazioni di come inserire i ricorrenti che tra l’11 e il 21 febbraio si presenteranno in sede d’esame con in mano il via libera del Tar.
Alessandro Giuliani

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