In Valle d’Aosta si sono presentati a febbraio 177 aspiranti insegnanti, nel difficile tentativo di conquistare uno dei 65 posti a ruolo banditi nell’ambito del tanto discusso concorso a cattedra. A più di sei mesi dall’inizio delle prime prove, i precari della scuola che sono arrivati in fondo al lungo percorso sono soltanto 23. Tra la fine di giugno e l’inizio di luglio la regione ha approvato e pubblicato le graduatorie ufficiali, e ora si procederà alle immissioni in ruoli senza aspettare l’inferno dei ricorsi amministrativi. I 23 posti sono così suddivisi: 3 sul fronte della scuola primaria, solo uno per quanto riguarda la secondaria di secondo grado (le superiori), per la 43/C, nuova classe che indica il Laboratorio tecnologico per l’edilizia ed esercitazioni di topografia, attivato ai Geometri, i restanti 19 posti a classi di concorso della scuola secondaria di primo grado. Paradossale invece la situazione riguardante i posti di sostegno, infatti, c’erano complessivamente 23 posti, di cui 13 per la primaria, 5 per la secondaria di primo grado e 5 per quella di secondo grado, ma nessuno siederà in pianta stabile su quelle cattedre. Per partecipare ci voleva l’abilitazione all’insegnamento e la specializzazione, quindi il bacino di partecipanti era già piuttosto ristretto, in altre parole solo un paio di persone per la scuola primaria. Dal confronto tra i sindacati, la sovrintendenza e il nuovo assessore all’Istruzione è emersa in questi giorni la buona notizia, per chi ha vinto il concorso, che i contratti dei vincitori del concorso a cattedra saranno attivati a settembre, senza attendere l’esito dei contenzioni in corso.
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