Categorie: Concorsi

Concorso a cattedra, per l’ispettore Miur Bruschi hanno fondatezza i ricorsi dei prof di ruolo e degli ITP

Se i giudici del Tar del Lazio ammetteranno alle prove scritte i ricorrenti, anche solo in via cautelare, si avvieranno ulteriori contenziosi in tribunale.

A sostenerlo è Max Bruschi, ispettore Miur, che dal suo profilo Facebook commenta l’avviso inoltrato dallo stesso Tar che preannucia la possibile indizione di sessioni concorsuali suppletive per i ricorrenti, anche alla luce del semaforo verde del Consiglio di Stato dei giorni scorsi.

Secondo Bruschi, questa possibilità “da un lato contempera gli eventuali interessi dei soggetti, dall’altro i tempi della giustizia amministrativa, vista la mole di decisioni da affrontare. Pone, però, problemi giuridici non indifferenti”.

Per l’ispettore, infatti, “l’eventuale sessione suppletiva, infatti, pone lo scoglio della difformità delle prove tra candidati che sarebbero inseriti in una identica graduatoria e, parallelamente, la questione dell’anonimato”.

Secondo Bruschi, inoltre, per alcuni profili professionali “sussistono dubbi sulla legittimità dell’esclusione: docenti di ruolo – destinati, a mio avviso, ad essere tutti ammessi, visto il ricorso al giudizio di legittimità costituzionale; ITP con diploma – almeno coloro i quali non erano nella possibilità di accedere alle procedure riservati”.

 

{loadposition eb-pof-triennale}

 

Per capire cosa pensa l’esperto di normativa scolastica sui “laureati d’annata” non abilitati, bisogna andare a leggere un ‘post’ di qualche giorno addietro.

A proposito dei laureati non abilitati, solo qualche giorno fa, Bruschi aveva scritto: “posta la legittimità del titolo di abilitazione quale titolo unico per la partecipazione alle procedure concorsuali, è la possibilità “in concreto” di conseguirlo ad essere dirimente. Ovviamente, in attesa dei pronunciamenti sui laureati ante 2001/2002, che chiama in causa un altro principio, quello del legittimo affidamento”. Quindi, anche nei confronti dei laureati Bruschi sembra dare più di una speranza.

Bruschi, infine, auspica che la magistratura amministrativa, qualora decida per le prove suppletive, ipotesi definita “inusuale procedura”, “indichi in dispositivo le strade più opportune, a prevenzione di ulteriori contenziosi”. Confermando, aggiungiamo noi, la tradizione italica dei ricorsi e controricorsi senza fine.

 

TUTTE LE NOTIZIE SUL CONCORSO ANCHE SU TELEGRAM

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024

Cooperative learning, cosa fa l’insegnante facilitatore? Ecco come svolgere bene questo ruolo

Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…

22/12/2024