Dai dati aggiornati risulta che sono appena 332 le Graduatorie di merito del concorso approvate pronte per le nomine in ruolo dei vincitori: il 22% di tutte le Graduatorie di merito attese. Inoltre, spiega Anief, il 31,7 per cento dei posti (1.891) messi a concorso, riguardanti le 332 commissioni che hanno terminato le operazioni, non avrà mai un vincitore, perché il tasso di bocciature supera le disponibilità di cattedre: i posti per il momento sicuri (poco più di 4 mila) rappresentano solo il 4,8% di quelli messi a concorso. La proiezione su tutti i 63.712 posti previsti comporterebbe 20.188 posti che andranno persi.
Anief torna su una materia a lui cara: perché per tanti docenti Itp e diplomati magistrale ad indirizzo linguistico, a cui il giudice ha dato ragione, non si siano ancora svolte le prove suppletive.
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Il Ministero dell’Istruzione continua a negarlo, però è evidente, strilla Anief, che il concorso a cattedra, attraverso cui dovevano essere selezionati 63mila nuovi insegnanti da assumere in tre anni, si sta trasformando in un flop senza precedenti.
Non bastavano gli errori del bando, il vincolo dell’abilitazione per l’accesso alle prove, le commissioni improvvisate e malpagate e il ritardo delle operazioni che porteranno all’assunzione immediata solo di una piccolissima parte dei candidati risultati idonei.
Inoltre tiene a dire Anief, che il problema non risiede solo nel ritardo delle operazioni, ma quel che è più sconfortante è un altro dato: il 31,7 per cento dei posti messi a concorso, riguardanti le 332 commissioni che hanno terminato le operazioni, non avrà mai un vincitore, perché il tasso di bocciature supera le disponibilità di cattedre.