Il prossimo concorso sarà “aperto solo ad abilitati” e si baserà su “una prova modernizzata”: a dirlo è stato il ministro, Stefania Giannini, durante la trasmissione Zapping.
“L’idea – ha detto il titolare dell’Istruzione pubblica su Radio Uno – é quella di fare una prova il più possibile modernizzata che punti alla qualità della selezione ma non sia con i vecchi sistemi del tema e dello scritto a penna”. Quanto alle prove che dovranno affrontare i candidati, il ministro ha spiegato che una commissione ad hoc sta lavorando su questo.
Durante la trasmissione radiofonica, si è fatto riferimento ad alcune discipline. In particolare la matematica, che in occasione del piano di assunzioni della riforma ha fatto registrare diverse graduatorie esaurite. La stessa materia di una docente precaria di matematica e fisica che le ha chiesto chiarimenti: “i posti sono tanti e gli insegnanti pochi”, ha sottolineato Giannini. Che poi ha aggiunto: “nel concorso che partirà entro dicembre queste saranno le priorità e chi è in attesa di insegnare matematica avrà un’opportunità straordinaria”.
Sono stati diversi gli argomenti affrontati dal ministro nel corso della trasmissione. Come l’organico per il potenziamento, che, ha spiegato, “è permanente, non è provvisorio, non è una panchina o una classe B”.
“Questo organico – ha aggiunto – si traduce in insegnanti in più e dal prossimo anno, quando si riaprirà con il piano dell’offerta formativa triennale e la mobilità straordinaria avremo un organico unico“.
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Anche sul fatto che 4 insegnanti su 5 assunti nella fase B abbiano optato per la supplenza annuale, Giannini ha espresso il suo pensiero: “me lo spiego e non lo critico”, ha detto. Come Miur, abbiamo deciso di dare questa opportunità “per garantire continuità didattica quest’anno”.
“Il pensiero è stato per gli studenti. Se non avessimo fatto così ci sarebbe stata una mobilità incontrollabile”, ha ribadito.
A proposito di mobilità del personale, il responsabile del Miur ha annunciato che “verrà discussa nell’ambito della trattativa contrattuale e sindacale. E’ l’inizio – ha proseguito Stefania Giannini riferendosi al piano di assunzioni – di un processo fisiologico: usciamo dalla patologia ed entriamo nella fisiologia”.
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