Sul concorso a cattedre si continua a navigare a vista. Pittoni (Lega) protesta per il requisito dei 5 anni di ruolo per fare il commissario.
La questione della composizione delle commissioni per il prossimo concorso a cattedre sta già creando polemiche e malumori.
La bozza di decreto prevede infatti che per essere nominati nelle commissioni è necessario avere alle spalle almeno 5 anni di servizio di ruolo.
Ma la regola non piace a tutti.
Ed è di poche ore fa la presa di posizione del responsabile federale scuola della Lega Nord Mario Pittoni che sostiene: “Ok a docenti di ruolo con cinque anni di esperienza per la composizione delle commissioni d’esame nel prossimo concorso docenti, ma non necessariamente con un quinquennio di contratto a tempo indeterminato”.
“Con la pretesa dei cinque anni di ruolo – spiega Pittoni – resterebbero esclusi dalla possibilità di presentare domanda per le commissioni concorsuali i docenti che hanno frequentato Scienze della formazione primaria immatricolandosi a partire dal 2007 e tutti quelli che hanno vinto il concorso 2012 e hanno frequentato la SISS, il TFA primo ciclo o provengono da altri pregressi sistemi di abilitazione”.
Per intanto, però, il problema immediato è che ancora non si sa quando il bando verrà firmato dal Ministro. La legge prevedeva che tutta la procedura sarebbe dovuta iniziare nei primi giorni di dicembre; e invece siamo a metà febbraio e il bando è ancora fermo in qualche cassetto del Ministero.
E, per rimanere, sulla questione delle commissioni sarebbe forse anche il caso di ricordare che le norme attuali prevedono compensi assolutamente irrisori per i commissari e per i presidenti che peraltro non godono neppure dell’esonero dall’insegnamento. Situazione che in occasione del precedente concorso a cattedre aveva messo in forse fino all’ultimo la regolare formazione delle commissioni.