Di seguito si riporta parola per parola il testo dell’intercettazione pubblicato da Del Gaudio :
“ P. E.: «E la gara la fa M. P.. Ti sto dicendo queste notizie così tu le puoi anche utilizzare come ritieni opportuno. Hai presente le cinquemila prove che adesso il popolo le acchiappa il 29 agosto o il primo settembre addirittura…».
Interlocutore: «Esatto».
P. E. «E lui, P., le sa già da un mese… e quella lei (G. S.) sta già faticando sopra da un mese, no?
Interlocutore: «No! Io ti posso dire che quella non sta facendo proprio niente! Quella non fa niente! Non capisce niente… e se deve vincere il concorso glielo fanno vincere con reggenti e prove. Chissà quale cazzo di inciucio che faranno…
P. E. «Quindi? Se me mettono a me (in commissione, ndr) devo far vincere pure a questa, sicuramente».
Interlocutore: «Va bene, ma ci mettiamo pure gente nostra dentro, però».
P. E. «E che, siamo fessi? Non ho capito…» “.
Il contenuto di queste intercettazioni pubblicate da Il Mattino.it rivelano non solo il malcostume della raccomandazione fine a se stessa, ma anche l’assoluta incapacità deontologica di chi poteva gestire in altro modo le prove concorsuali.
Significativa la frase “le cinquemila prove che adesso il popolo le acchiappa il 29 agosto o il primo settembre “,già quel popolo di decine di migliaia di docenti onesti che il 12 ottobre 2011 ha fatto solo da comparsa sacrificale, e che ora, insieme alla magistratura, vorranno precise e dettagliate risposte chiarificatrici.