E’ scontro aperto tra il Miur e il dicastero dell’economia e delle finanze sulla questione del concorso a preside. Qualche giorno fa, infatti, il dicastero guidato da Giulio Tremonti aveva escluso la possibilità di procedere all’indizione del concorso a causa di non meglio precisate "esigenze di contenimento della spesa". Di qui tutta una serie di proteste da parte dei sindacati dei dirigenti scolastici che, a quanto sembra, l’avrebbero spuntata. Durante un incontro tra i rappresentanti dell’Amministrazione e delle organizzazioni sindacali è emerso, infatti, che il Miur ha inviato una lettera di spiegazione al Ministero dell’economia, con la precisazione che le nuove assunzioni di 3.500 dirigenti scolastici non comportano nessun onere aggiuntivo per le finanze. Dunque, a meno che il dicastero dell’economia non opponga nuovamente il suo veto, la situazione potrebbe essersi sbloccata.
In ogni caso a viale Trastevere sono ottimisti: l’ordinanza è alla firma e dovrebbe uscire nei prossimi giorni. I posti da mettere a concorso sono 3.618 e il Ministero non ha alcuna intenzione di procedere ad un’ulteriore diminuzione del numero delle istituzioni scolastiche. Tanto più che la materia è di competenza delle regioni. E dunque, se diminuzione ci sarà, lo decideranno queste ultime e non certo l’Amministrazione centrale.
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