Clamorosa svolta, a distanza di pochissimi giorni dalle pronunce negative del Tar Lazio, sui ricorsi relativi ai candidati non ammessi alla prova scritta del concorso per dirigente scolastico per non aver raggiunto la soglia minima di 71,70, pur avendo conseguito il voto della sufficienza pari a 60/100.
Con decreto cautelare, emesso il 17 ottobre dal presidente della VI sezione del Consiglio di Stato, i ricorrenti sono stati ammessi con riserva allo svolgimento della prova scritta prevista per il 18 ottobre.
Accogliendo la domanda di provvedimento d’urgenza proposta dagli avvocati Dino Caudullo e Salvatore Spataro, nell’interesse di un gruppo di candidati che avevano conseguito nella prova preselettiva un punteggio superiore alla sufficienza ma non utile rispetto alla soglia di 71,70 risultata utile per il superamento della prova preselettiva, con decreto cautelare d’urgenza il Presidente della VI sezione ha disposto l’ammissione con riserva dei ricorrenti alla prova scritta, evidenziando che le questioni e i relativi motivi di ricorso sono sufficienti a consentire l’ammissione con riserva dei ricorrenti medesimi.
Per conoscere le sedi in cui questi candidati dovranno svolgere le aule, bisogna consultare gli elenchi pubblicati dai singoli Uffici scolastici regionali, che al fondo riportano le aule per candidati fuori elenco (vai all’elenco sedi).
Si consiglia comunque di consultare i siti degli Uffici scolastici di riferimento, per eventuali altre comunicazioni.
Gli interessati, che in totale potrebbero diventare alcune centinaia, forse mille, a questo punto sono attesi da un vero tour de force di preparazione allo scritto, visto che la prova è in programma tra poche ore: la mattina del 18 ottobre.
Viene a cadere, quindi, il parere espresso dal Tribunale amministrativo del Lazio, lo scorso 12 ottobre, che aveva rigettato il ricorso dei tanti ricorrenti (circa mille) che a seguito dei test preliminari di luglio avevano conseguito la sufficienza (6/10), ma meno della soglia minima stabilita dal Miur (7.1).
Lo stesso Tar, invece, aveva sospeso il bando, imponendo una nuova prova preselettiva, da svolgersi entro 20 giorni, per i 91 insegnanti della Campania che mentre rispondevano ai 100 quesiti (estrapolati dai 4.500 resi pubblici dal Miur poche settimane prima) si erano visti annerire il computer per via di un inaspettato black out telematico e per i docenti della Sicilia che erano rimasti intrappolati sull’autostrada Catania-Messina: gli stessi giudici hanno anche stabilito che tra tali concorrenti chi conseguirà almeno 7.1 alla prova preselettiva (suppletiva) potrà partecipare allo scritto (da svolgersi anch’essa in data da destinarsi).
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