La Commissione Bilancio del Senato ha approvato oggi un emendamento al decreto milleproroghe che dovrebbe risolvere il contenzioso nato con il concorso per dirigenti scolastici del 2017.
Ne danno notizia Ella Bucale e Rossano Sasso con propri post sulle rispettive pagine Facebook.
Quello del 2017 – scrive Sasso – è stato “un concorso con mille ombre, inchieste penali e avvisi di garanzia, omissioni, imbrogli e interessi”.
Prosegue il parlamentare della Lega: “Ho conosciuto personalmente donne e uomini capaci e preparati che oltre ad insegnare al mattino nelle nostre scuole, al pomeriggio per mesi e mesi hanno studiato per vincere questo concorso. Le loro prove non meritavano di essere valutate negativamente da parte di commissari d’esame che adesso sono indagati e che dovranno fornire spiegazioni alla Magistratura”.
“Per 4 lunghi anni – spiega Sasso – ho condotto una battaglia parlamentare insieme a Matteo Salvini e alla Lega volta a far conoscere a tutti le ingiustizie subite da questi professionisti della scuola e per anni ho dovuto difenderli sia in Parlamento che sui giornali dagli attacchi di PD e M5S. Già proprio quel M5S che mise la testa nella sabbia quando, a proposito di questo concorso, il Ministro dell’Istruzione del partito di Giuseppe Conte fu proclamato dirigente scolastico (!) e M5S che per anni ha attaccato questi docenti accusandoli e insultandoli”.
“Con l’emendamento al Decreto Milleproroghe approvato poco fa in commissione bilancio al Senato a prima firma dell’amico e compagno di partito Roberto Marti e della senatrice Carmela Bucalo – conclude Rossano Sasso – finalmente riportiamo un minimo di serenità e giustizia. Le persone bocciate ingiustamente potranno ripetere il concorso, rifare le prove per poi accedere ad un corso intensivo di formazione. Nessuna sanatoria dunque e selezione che sarà dura, ma un giusto risarcimento dopo anni di ingiustizie”.
Nulla di fatto invece per l’emendamento per cancellare i vincoli alla mobilità.
Una disposizione in tal senso verrà inserita in un decreto legge per correggere diverse disposizioni legate al PNRR e tuttora in preparazione.
Ma, fanno sapere dalla maggioranza, per poter approvare la norma, bisognerà avere il via libera della Unione Europea.
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