Sono poco più di 34.500 i docenti italiani che si sono iscritti al concorso per dirigenti scolastici (2.425 i posti in palio): nella mattinata del 23 luglio la maggior parte di loro prenderà parte alla prova preselettiva (si stima che almeno il 10-15% non parteciperà).
Il 71% dei partecipanti alla prova – informa il Ministero – è donna (24.477 candidate). L’età media è di 49 anni.
I candidati saranno distribuiti in 1.984 aule attrezzate di PC e connessione internet per affrontare una prova preselettiva composta di a 100 domande a risposta multipla, estratte da un archivio di 4.000 quesiti (tempo concesso 100 minuti, un minuto a domanda.
Obiettivo del concorso è la copertura dei posti vacanti e disponibili per il prossimo triennio, il 2018-2021, e il superamento del fenomeno delle reggenze.
Attualmente (sono sempre dati del Miur) i dirigenti in servizio sono 6.792; 1.189 sono i posti vacanti e 1.748 le reggenze.
“Questo nuovo concorso – sottolinea il Ministro Marco Bussetti – oltre ad essere un’occasione di sviluppo di carriera per i docenti interessati a svolgere un nuovo ruolo, permetterà di riportare alla normalità i carichi di lavoro dei dirigenti scolastici già in servizio. Ben 1.700 di loro sono infatti reggenti di una o più scuole, tutto a detrimento della qualità della gestione dei singoli Istituti, la cui organizzazione diviene tutti i giorni più complessa. È necessario superare il fenomeno delle reggenze e consentire ai dirigenti di lavorare con carichi sostenibili garantendo così agli studenti e alle famiglie il miglior funzionamento degli istituti scolastici”.
Dopo la prova preselettiva prenderà avvio il concorso vero e proprio, articolato in tre fasi: una concorsuale con uno scritto e una prova orale, una formativa di due mesi e una di tirocinio presso le scuole.
Al termine della procedura (una delle più complesse destinata al reclutamento di dirigenti pubblici) i candidati dovranno affrontare ancora una valutazione scritta e un colloquio orale.
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