Se i 426 presidi, che avevano vinto il concorso nel 2005 e che vedevano “minacciata” la propria posizione, hanno tirato un sospiro di sollievo, gli aspiranti al possibile nuovo concorso, già stabilito per il 13 e 14 dicembre dal commissario ad acta imposto dal Cga Sicilia, vedono sfumare una possibilità.
Riepiloghiamo i punti salienti della legge:
All’articolo 2), in sintesi, si legge che i 426 i dirigenti al quarto anno lavorativo, che sono stati mantenuti in servizio con provvedimento legislativo ad hoc (l’art.1 comma 2 bis della legge 190/2009), verranno sottoposti ad una prova scritta sull’esperienza maturata nel corso del servizio. Al superamento di tale prova i dirigenti scolastici interessati manterranno le sedi di servizio alle quali sono assegnati alla data in vigore della legge.
All’articolo 3) si fa riferimento ai concorrenti che avevano superato le 2 prove scritte; avevano partecipato al corso di formazione e superato l’esame e che ora dovranno affrontare una nuova prova scritta su un tema trattato nel corso di formazione; se approvati manterranno l’attuale posizione nella graduatoria generale di merito;
Nell’articolo 5) si evidenzia l’ammissione alla rinnovazione della procedura concorsuale di tutti i candidati che hanno partecipato alle prove scritte giudicate negativamente.
La rinnovazione della procedura, per loro, consiste nella nuova valutazione degli elaborati; se approvati potranno partecipare a un corso di formazione che dovrà concludersi con un colloquio selettivo.
Ai vincitori di questa nuova selezione saranno assegnate tutte sedi in Sicilia; la graduatoria avrà validità 24 mesi (Art. 7).
Per visionare l’ultima versione del Ddl approvato dalla VII Commisione del Senato, consulta il box “Approfondimenti”.