Categorie: Concorso Dirigenti

Concorso dirigenti, in Sicilia può ripartire l’iter

Come è fin troppo noto, solo i candidati della Sicilia non hanno a tutt’oggi sostenuto le prove scritte perché con apposito provvedimento del 13 ottobre, anche in doverosa esecuzione dell’Ordinanza n. 759/2005 del C. G. A., il Direttore Generale scolastico regionale aveva annullato il suo precedente provvedimento di costituzione della commissione esaminatrice e, contestualmente, nominato una nuova commissione la quale ha ormai provveduto alla preselezione dei titoli culturali e di servizio degli aspiranti che hanno diritto a partecipare al corso concorso in atto.
 In considerazione del fatto che i posti messi a concorso sono rispettivamente 151 per il primo settore e 49 per il secondo, le nuove graduatorie prevedono l’ammissione alle prove scritte di 1.068 candidati del primo settore formativo, fino al punteggio di 11,45 e di 350 candidati del secondo settore formativo, fino al punteggio di 12,95.  
Nello stesso decreto si evidenzia che dalle graduatorie definitive sono stati depennati gli aspiranti, relativi al primo settore, per carenza d’interesse al concorso e alla procedura concorsuale, “nominati in ruolo, a pieno titolo, in quanto beneficiari dell’art. octies della legge 31/3/2005, n. 43, che occupano nella graduatoria formulata per effetto della citata legge i primi 55 posti, mantenendo al contrario quei candidati nominati sotto condizione risolutiva”.
Essendo definitiva, avverso questa graduatoria è ammesso per i soli vizi di legittimità, entro 120 giorni, il ricorso straordinario al Capo dello Stato, oppure, entro 60 giorni, al tribunale Amministrativo Regionale.
Non resta al momento che attendere che vengano fissate le date, e le sedi, per lo svolgimento delle prove scritte. L’augurio è che l’atto relativo venga emanato entro ragionevole tempo per consentire a quanti avranno avuto la fortuna di superare le varie fasi, molto simili ad una corsa ad ostacoli,  di assumere servizio andando a coprire quella parte di posti vacanti messi a concorso nel più breve tempo possibile.
Questo per soddisfare le legittime aspirazioni di quanti hanno impegnato tempo ed energie e hanno tutti i diritti di transitare dal ruolo degli insegnanti a quello dei dirigenti scolastici, ma pure per far si che vengano al più presto in parte colmate parte delle dirigenze vacanti a tutto vantaggio della qualità della scuola.
Giuseppe Guzzo

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