Categorie: Concorso Dirigenti

Concorso dirigenti, la Sicilia rinvia le date delle prove

Continua la graduale frammentazione del sistema scolastico italiano, tradizionalmente unitario e forte,  fino alla regionalizzazione proprio perché retto da norme valide su tutto il territorio nazionale.
Il corso concorso ordinario per dirigenti scolastici in via di espletamento, nelle singole regioni italiane e gestito dai singoli uffici scolastici regionali e da quelli della province autonome, ne è un’ulteriore prova.
Tante volte sono state segnalate e fatto emergere le incongruenze addirittura al limite della legittimità dell’iter macchinoso e farraginoso creato dai compromessi tra le organizzazioni sindacali, quelle professionali e gli organi ministeriali.
Ad ulteriore prova è venuto il rinvio, predisposto recentemente dall’ufficio scolastico regionale della Sicilia, della data per lo svolgimento delle prove scritte già stabilite per i giorni 20 e 21 ottobre a causa della mole di ricorsi, sembra di capire dal comunicato emesso dallo stesso ufficio scolastico regionale, in via giurisdizionale inoltrati da numerosi candidati che si sono visti escludere dalle prove scritte per difetti della valutazione dei titoli di servizio e professionali.
Il rinvio, è il caso di sottolineare, di primo acchito insignificante, è abbastanza grave atteso che anche in altre regioni si è verificata una…pioggia di ricorsi, ma nell’attesa delle decisioni degli organi di giustizia amministrativa i ricorrenti sono stati ammessi a sostenere, con la formula della riserva, le prove scritte.
Del resto, questa è la prassi consolidata tradizionalmente dalla amministrazione statale. Se così non fosse, chiunque potrebbe bloccare qualsiasi iter concorsuale. L’istituto dell’ammissione alle prove scritte con riserva mira appunto a evitare gli intralci alla stessa amministrazione statale che, per il fatto di essersi resa promotrice del reclutamento, ha diritto all’espletamento nel migliore dei modi e nei tempi più ragionevoli  possibili.
Non è, ad esempio, senza significato il fatto che in un sistema scolastico nazionale, come ancora è il nostro nonostante le spinte della devoluzione e del regionalismo, ci siano stati candidati che hanno  già svolto le prove scritte,  addirittura nel mese di luglio, ed altri che ancora non conoscono la data in cui dovranno dimostrare la loro competenza a svolgere la funzione di dirigenti scolastici.
La riunione che le organizzazioni sindacali avevano chiesto al Miur per uniformare le procedure del corso concorso in atto sembra non abbia sortito alcun effetto.
Giuseppe Guzzo

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