Il Consiglio di Stato ha sospeso in queste ore gli effetti del decreto del TAR Lombardia che avevo accolto un ricorso sul concorso per dirigenti scolastici.
Il Tribunale Amministrativo Lombardo aveva deciso di sospendere la procedura concorsuale avendo constatato che le buste contenenti i cartellini con i nomi dei concorrenti erano confezionate con carta leggera tale da consentire la lettura del contenuto in controluce.
Adesso il CdS ha autorizzato l’Ufficio Regionale a proseguire con la procedura ma ha preso tempo fino al 28 agosto per emettere la sentenza di merito.
In quella data si saprà dunque che fine farà il concorso lombardo.
L’intervento del Consiglio di Stato è il risultato di un ricorso in opposizione sottoscritto da un buon numero di docenti lombardi, sostenuti dalla Disal (Associazione Dirigenti scuole autonome e libere), che hanno superato regolarmente le prove.
Nel darne notizia, la Disal sottolinea che questa non è soltanto una vittoria dell’associazione e dello studio legale che si è occupato del caso, ma è soprattutto “una vittoria della scuola e di un paese che qualche volta si scopre ‘normale’ con la capacità di dare peso al bene comune, nonostante tutte le pecche evidenti (ricorsismo esasperato, errori
dell’amministrazione, giustizia non sempre attenta al vero bene comune)”.
Intanto sono confermate le voci di qualche giorno fa relative al numero di posti effettivamente disponibili a livello nazionale: sono poco più di 1.200.
Il MEF avrebbe dato via libera alle assunzioni anche se, ad oggi, il decreto non è ancora stato firmato.
Tutto questo a tre settimane (o poco più) dall’avvio del nuovo anno scolastico.
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