Il concorso ordinario per dirigenti scolastici bandito con D.D.G. del 22/11/2004, in via di espletamento in tutte le regioni e nelle province autonome, continua a far parlare al centro di un acceso, polemico dibattito verso il quale, in verità, solo il Miur, le organizzazioni sindacali e le stesse associazioni di categoria si sono rifiutati di arrecare un contributo non fosse altro che per sollecitare direttive per unificare le procedure di tutti gli uffici scolastici regionali.
Con proprio Decreto, prot. n. 46335 del 04/11/2005, l’Ufficio Scolastico del Lazio, considerato che, dopo l’espletamento delle due prove scritte, svolte il 10 e 11 ottobre, i candidati che hanno sostenuto le prove scritte superano complessivamente le 500 unità, ha ravvisato la necessità di dover procedere, così come previsto dal citato D.P.C.M. n. 341 del 30/05/2001, ad integrare la Commissione Giudicatrice con una sottocommissione.
La sottocommissione è composta di altri due componenti (Prof. Paolo Musso, esperto di organizzazioni pubbliche con competenza in campo organizzativo e gestionale e Prof. Rosario Salamone, Dirigente Scolastico presso il Liceo Classico “Aristofane” di Roma) e da un Segretario aggiunto (Sig. Cinzia Sergio di Donnamassa, funzionaria in servizio presso l’U.S.R del Lazio).
Il fatto, di per sé positivo, in quanto assicura una maggiore speditezza nell’espletamento dell’iter oltre che una migliore garanzia di serenità tra i commissari, che non si vedono così costretti ad autentici tour di forza, ha richiamato ancora una volta l’attenzione degli osservatori di questo strano concorso perché altri Uffici scolastici regionali, pur in presenza di analoghe circostanze, non hanno ritenuto di adottare alcun provvedimento.
Non v’è chi non veda come, al punto in cui è giunto l’iter del concorso in atto, c’è veramente da paventare che tra i canditati delle varie regioni non sia assicurata l’eguaglianza delle opportunità che pure dovrebbero essere garantite in un concorso che, anche se organizzato dalle varie regioni e province autonome, deve comunque reclutare dirigenti per una scuola nazionale.
Altre volte ci è stata data occasione di segnalare, e sottolineare, disparità di comportamenti tra i vari Uffici scolastici regionali presenti sul territorio. Disparità che ha fatto sì che alcuni concorrenti abbiano già sostenuto, fin dal mese di luglio, le prove scritte mentre altri a tutt’oggi, come nel caso dei concorrenti siciliani, ignorano la data in cui saranno convocati per sostenere le prove scritte.
Ce n’è abbastanza, come si può vedere, perché finalmente l’Amministrazione centrale, nella fattispecie la Direzione Generale dl Personale del Miur, intervenga con un atto d’indirizzo o una direttiva affinché, anche se ormai intempestivamente, gli uffici scolastici regionali uniformino i loro comportamenti e costituiscano così la migliore garanzia per tutti i candidati.