Concorso dirigenti 2011: saranno risolte le disparità di trattamento?

Siamo un gruppo di docenti che hanno partecipato al concorso per dirigenti scolastici in Toscana del 2011. Per effetto di sospensiva del TAR, siamo stati ammessi agli orali e li abbiamo superati.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 3 marzo 2014, ha stabilito il parziale annullamento del concorso in Toscana e il rinnovamento delle procedure. L’esito delle quali ha confermato solo parzialmente la precedente graduatoria.

Al fine di tutelare le esigenze di economicità dell’azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso riguardante il suddetto concorso, il Parlamento ha approvato la legge 107/2015 che ha stabilito la realizzazione di un corso intensivo volto all’immissione nei ruoli dei dirigenti scolastici di coloro che non avevano superato il rinnovamento delle procedure concorsuali. I beneficiari della sanatoria appartengono a due categorie:

a) i soggetti già vincitori ovvero utilmente collocati nelle graduatorie di merito in seguito annullate in sede giurisdizionale del concorso del 2011;

b) i soggetti che avevano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio nell’ambito del contenzioso riferito ai concorsi precedenti a quello del 2011.

La previsione della lettera a) ha riguardato anche il concorso della Toscana: in pratica il legislatore, ha “annullato” con estrema disinvoltura gli effetti delle sentenze del giudice amministrativo, inoltre, per dare continuità ai rapporti di lavoro sulle varie sedi scolastiche, ha previsto per i vincitori di cui alla lettera a) che avessero già prestato servizio nell’a.s. 2014/2015 con contratti di dirigente scolastico, la conferma nel ruolo.

La previsione di legge ha avuto un inusuale rapidissimo iter amministrativo: il MIUR ha emanato il Decreto attuativo n. 499 il 20 luglio 2015 e i corsi intensivi si sono svolti nei primi giorni di agosto, per concludersi entro il mese stesso. Tutti i candidati coinvolti sono stati immessi in ruolo dal primo settembre 2015.

Va rilevato che il trattamento tra le due fattispecie di sanatoria sembra essere intrinsecamente discriminatorio: infatti, per il concorso del 2011 sono stati ammessi al corso intensivo i già vincitori e gli idonei; mentre per i concorsi precedenti (lettera b) è stato sufficiente, ai fini dell’ammissione, avere o una sentenza di primo grado favorevole o un giudizio ancora pendente.

Non è stata peraltro minimamente considerata la situazione di noi candidati del concorso toscano che – con sospensiva del TAR – siamo stati ammessi alle prove orali e le abbiamo superate, conseguendo una posizione sostanzialmente simile a quella degli idonei 2011 presi in considerazione dalla legge 107.

E’ evidente la disparità di trattamento e la necessità, a distanza di cinque anni dall’espletamento del concorso, di ricorrere nuovamente al giudice amministrativo per ottenere la medesima opportunità degli altri candidati.

Negli scorsi mesi esponenti dell’amministrazione e di alcuni gruppi parlamentari hanno tentato di risolvere la complessa situazione con la proposta di un eventuale nuovo provvedimento legislativo, ma il Parlamento non si è dimostrato disponibile, né sensibile alla situazione dei candidati ricorrenti del concorso 2011 delle diverse regioni d’Italia.

Il prossimo 7 aprile, il Tar Lazio si dovrà esprimere sul merito della questione e, convinti della nostra professionalità e dell’impegno profuso in tanti anni di collaborazione nella gestione e organizzazione dell’attività scolastica e amministrativa, vogliamo essere fiduciosi che questa volta sia resa giustizia e si possa partecipare ai corsi intensivi previsti dalla legge 107 per accedere ai ruoli dei dirigenti scolastici.

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