Era il 24 novembre 2017 quando il Ministero pubblicò il bando per reclutare 2.425 dirigenti scolastici.
Iniziava così la storia senza fine di quello che è stato definito il peggiore concorso della storia.
Un “thriller mozzafiato” in cui non sono sicuramente mancati i colpi di scena. Annullato prima dal TAR e poi salvato dal Consiglio di Stato per mancanza di dirigenti scolastici, le testate giornalistiche sono zeppe di titoli in stile horror “Il consiglio di Stato mette una pietra tombale sul concorso DS 2017” e ancora “Truccato concorso per Dirigenti Scolastici, 13 indagati”. Sono anni che fa discutere e ha generato un vero e proprio fenomeno di cyberbullismo tra i concorrenti. I “bulli vincitori” e i “bullizzati ricorrenti” alias “bocciatoni”. Sembra una battuta ma è quello che oramai avviene quotidianamente sui vari forum.
Ma si sa, Il bullo è sempre appoggiato da un gruppo di “compagni” accondiscendenti che cercano di fare squadra per sottomettere e intimidire la vittima. Parlo di quei partiti e di quei sindacati che, trovando interesse, hanno cercato di mettere a tacere la vicenda davanti alle numerose scorrettezze ed irregolarità, dimostrate e dimostrabili ai danni dei poveri” bullizzati”.
Con numerose modifiche al testo iniziale, l’allora partito di maggioranza dei 5 stelle, ripescava l’ex ministra Azzolina allungando la graduatoria a 3.400 idonei.
Emendamento proposto e voluto da Italia Viva la stessa che oggi accusa l’onorevole Bucalo per aver presentato un emendamento volto a sanare i ricorrenti. Si attaccano al termine “Merito” non chiedendosi, invece, come e perché “l’avvocato degli italiani Giuseppe Conte” e l’allora ministra Azzolina, mettendo da parte il giudizio della magistratura, permisero l’assunzione di riservisti come i cd “sessantini” che oggi in qualche modo dovranno essere sanati.
A loro chiediamo di riflettere e di recitare un “ Mea Culpa” mentre alla senatrice Bucalo diciamo “Non ti crucciar di loro, ma guarda e passa”.
Salvatore Rosa
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